Ciao Teresa, puoi raccontarci un po’ della tua formazione?
Mi sono diplomata al liceo artistico, con una specializzazione in grafica pubblicitaria. Mentre studiavo, però, mi sono resa conto che stare davanti al computer non era quello che volevo, ma che l’aspetto della comunicazione era quello che mi interessava maggiormente.
Per questo, all’università ho scelto di studiare Comunicazione sociale, pubblica e d’impresa, ma ho deciso di interrompere gli studi per concentrarmi sul lavoro. Nonostante la mancanza della laurea, sono infatti sempre riuscita a lavorare, concentrando le mie capacità nel relazionarmi con le persone e di rapportarmi con il pubblico, l’aspetto che ho sempre preferito.
Qual è stata la tua esperienza nel settore immobiliare?
Cosa ti piace del mondo immobiliare?
Innanzitutto, mi spinge la voglia di dare al cliente un servizio che lo aiuta a costruire un progetto e raggiungere il proprio obiettivo. Facendo le domande giuste e ascoltando le necessità di una persona, si può capire veramente qual è il suo progetto e partendo da questo il vero mediatore può aiutare a costruirlo passo passo, fino ad arrivare all’obiettivo. Ho notato che è un atteggiamento che paga, perché far sentire ascoltato il cliente è un modo per creare fiducia.
Inoltre, un altro aspetto che apprezzo di questo settore è la possibilità di fare carriera in un mondo dove a valere è la tua capacità di fare e non un titolo o una raccomandazione: lavorando e dando il più possibile ogni giorno, l’impegno si trasforma in risultati personali ed economici ed è un lavoro che ti fa crescere anche a livello personale se sei disposto a imparare.
Qual è stato il tuo percorso in Dove.it?
Quali sono gli aspetti positivi di lavorare in Dove.it?
Dove.it ti dà la possibilità di confrontarti e di imparare: anche se mi trovo geograficamente lontana dagli altri uffici e collaboratori, c’è un contatto costante anche a distanza di chilometri. Il backoffice è sempre a disposizione e offre un totale supporto, non ci si sente mai da soli.
Dove.it è un’azienda seria, giovane, veramente smart, che offre la possibilità di fare smart working con ottimi risultati, poiché quando mi muovo lo faccio per un obiettivo (ad esempio un’acquisizione o un appuntamento di vendita). Ottima è anche la parte del gestionale immobiliare: è il migliore che ho mai incontrato e mi permette di lavorare molto più semplicemente.
In questo ambiente, un agente immobiliare può davvero eccellere, se ha le capacità deve solamente impegnarsi per riuscirci.
Quali sono le difficoltà che hai incontrato lavorando nelle agenzie immobiliari tradizionali?
Era complesso utilizzare i gestionali e integrare i dati con la mia agenda personale. Inoltre, le difficoltà di compilazione e di creazione dei dati facevano rischiare di perdere i pezzi.
In un’agenzia tradizionale, il marketing è poi tutto sulle spalle dell’agente o della segreteria: anche a livello di qualità, per quanto qualcuno possa essere esperto di comunicazione, occuparti di fotografie, testi e promozione richiede molto impegno in termini di tempo. In Dove.it, avendo un backoffice dedicato a questi compiti tutto e più semplice e l’agente può fare solamente il mediatore, senza ricoprire più anche tutti gli altri ruoli.
Quali sono le tue prospettive per il futuro in Dove.it?
Mi piacerebbe conciliare le mie aspettative personali, che prevedono il non smettere mai di chiedere di più a se stessi, con il mio percorso professionale. Cerco di tenermi sempre aggiornata con corsi di formazione e lettura di libri di settore, per cogliere delle fonti di ispirazione per avere una marcia in più.
Vorrei poi raggiungere il prima possibile ottimi risultati personali all’interno dell’azienda, sviluppando la mia zona soprattutto con una forte impronta di attenzione all’ascolto del cliente. In questo senso, mi piacerebbe espandere il mio team con altre agenti donne, mi piacerebbe creare una team Toscana tutto al femminile con agenti immobiliari dall’atteggiamento fermo e dinamico.