Ciao Stefano, raccontaci un po’ della tua formazione.
Ho iniziato studiando al liceo classico, per poi proseguire con la laurea triennale in Economia Aziendale. Ho scelto questo percorso perché ero inizialmente stato attirato dal discorso del business e dell’imprenditoria in generale, ma durante i miei studi ho iniziato a sviluppare un interesse particolare verso il mercato immobiliare.
Finita la triennale, quindi, ho deciso di entrare nel settore immobiliare partendo dall’ambito dell’intermediazione, un punto di partenza ottimo per iniziare a conoscere il mercato, con l’idea, nel tempo, di acquisire l’esperienza giusta per iniziare a fare impresa.
Da dove è nato il tuo interesse per l’immobiliare?
Come è stato il tuo percorso da agente immobiliare?
Ho iniziato svolgendo il corso di abilitazione da agente e acquisendo il patentino, per poi partire subito lavorando come agente di zona per un’agenzia immobiliare tradizionale.
Ho lavorato in quell’agenzia per qualche anno, inizialmente con una buona crescita e soddisfazioni, ma con il tempo la situazione lavorativa che vivevo è iniziata a starmi stretta. Proprio il quel momento mi si è presentata l’opportunità di lavorare in Dove.it e l’ho presa al volo, perché sembrava rispondere a tutte le mie necessità.
A suscitare il mio interesse per questa nuova realtà sono state soprattutto le maggiori responsabilità che mi venivano offerte come area manager della zona di Genova, ma anche l’impostazione del lavoro, diversa da quella di un’agenzia tradizionale, e la possibilità di partecipare a un’innovazione nel settore immobiliare.
Quali sono delle difficoltà che hai riscontrato nel tuo percorso come agente?
La principale difficoltà che ho trovato, specialmente all’inizio del mio percorso, è la gestione del lato commerciale: nelle agenzie tradizionali, per quanto si possa essere preparati a livello teorico, gestire il lato commerciale, così legato al “fare zona” e alle relazioni personali, può essere davvero complesso, riflettendosi così in modo negativo sulla possibilità di acquisire immobili.
Dove.it ha modificato questo paradigma, perché essendo contattati dai clienti e avendo un meccanismo di acquisizione più organizzato ci si apre a un mercato potenziale molto più ampio.
Come è stato il tuo percorso in Dove.it fino ad ora?
Ho iniziato fin da subito ad avere importanti responsabilità ed entrare in un sistema nuovo è stato stimolante, mi ha portato ad affinare le mie qualità comunicative, concentrandomi di più sull’immobile e sul cliente piuttosto che sulla parte commerciale.
Da poco è entrata anche una nuova risorsa nel mio team e questo mi permetterà di migliorare ancora la qualità del servizio che offriamo a Genova e provincia.
Quali differenze hai riscontrato fra Dove.it e le agenzie tradizionali?
Oltre alla possibilità di partecipare alla rivoluzione del mercato immobiliare, concretamente l’aspetto che apprezzo di più è l’efficiente sistema di gestione del lavoro. Avere a disposizione un call center dedicato, un fotografo professionale e un team che scrive e gestisce gli annunci permette di rendere più semplice il lavoro dell’agente, che può concentrarsi così solo sul lato commerciale.
Inoltre, i feedback degli agenti immobiliari sono sempre presi in considerazione per migliorare e implementare tutti i passaggi del processo, che nel tempo si è affinato sempre di più.
In sintesi, di Dove.it apprezzo soprattutto il lato tecnico della gestione delle pratiche, il modo in cui viene effettuata l’acquisizione degli immobili tramite l’uso del marketing e le possibilità di sviluppo e di crescita nel settore che offre.
Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?
Il mio primo obiettivo è quello di arrivare a gestire un team che copra tutta la provincia di Genova, per arrivare nel tempo a seguire tutta la Liguria, aprendo nuovi uffici e crescendo in termini di organico.
Il mio sogno è quello di arrivare ad abbracciare un ruolo più istituzionale, allontanandomi da quello che è il lavoro commerciale e di contatto con i clienti per occuparmi invece di gestire un team, studiando il mercato per supportare nelle trattative e soprattutto per creare contatti con costruttori, banche e associazioni, così da poter gestire in toto lo sviluppo delle zone di cui mi occupo. Mi piacerebbe infatti passare sempre più da un rapporto commerciale a uno più aziendale, con responsabilità sempre maggiori nella gestione e meno legate alla quotidianità di appuntamenti, pratiche e valutazioni.