Nell’ultimo periodo sono state scoperte un numero elevato di truffe per accedere ai bonus edilizi.
Il Governo ha introdotto alcune misure per limitare l’accesso ai benefici e contrastare questo fenomeno.
Vediamo nel dettaglio le misure adottate.
Le truffe scoperte
L’Agenzia delle Entrate ha condotto indagini riguardo al fenomeno delle dichiarazioni gonfiate, relativamente ai costi di ristrutturazione sostenuti.
Secondo il Fisco le stime parlano di truffe pari a 4 miliardi di euro. Una delle ultime indagini ha portato a scoprire 440 milioni di falsi crediti tra Sismabonus e bonus facciate con 78 persone indagate e 35 misure cautelari.
A fine del 2021 erano state introdotte alcune misure relativamente al Superbonus 110%; gli interventi devono comportare un aumento di due classi energetiche dell’immobile o dell’edificio.
Il professionista, per attestare la conformità del miglioramento di due classi energetiche, deve fare riferimento a dei prezzari regionali per evitare dichiarazioni difformi rispetto ai valori comuni di mercato.
Anche senza il SAL (Stato avanzamento dei lavori) è possibile per il tecnico asseverare la congruità delle spese.
Le misure adottate dal governo
La prima misura introdotta riguarda la non cedibilità successiva del credito fiscale. L’obiettivo è di limitare i passaggi di questo credito, ma questo rischia di penalizzare chi realizzi i lavori rispettando tutte le norme. A seguito di questa norma alcuni** istituti bancari di taglia piccola hanno interrotto l’acquisto di questi crediti**.
Gli effetti retroattivi della norma rischiano di creare incertezza sui contratti già stipulati. Le banche però sono gli enti che effettuano un numero elevato di segnalazioni per operazioni sospette.
Con la manovra di Bilancio 2020 sono state introdotte inoltre alcune certificazioni rilasciate dai tecnici abilitati (congruità di spesa e visto di conformità). Nel caso di interventi con importi inferiori a 10.000 euro non sono richieste le certificazioni.
L’Agenzia delle Entrate registra ritardi nell’adeguamento della piattaforma online e questo comporta dei ritardi nella presentazione delle domande online.