Gli affitti brevi negli ultimi anni hanno visto un periodo di forte accelerazione grazie anche alle piattaforma online che rendono più semplice la possibilità di avvalersi di un contratto di questo tipo.
Scopriamo insieme che cosa sono gli affitti brevi, quali sono le normative che lo regolano e come fare per affittare casa per brevi periodi.
Affitti brevi: come affittare casa per brevi periodi
Che cosa sono gli affitti brevi?
Per gli affitti brevi la normativa fa differenze differenzia dal contratto di affitto comune che prevede dei vincoli rigidi per il proprietario e sono pensati per locazioni di lungo periodo. Questo tipo di contratto non ha mai durata superiore a 18 mesi.
I contratti principali sono di due tipi:
- affitto breve turistico che ha una durata inferiore a 30 giorni;
- affitto transitorio che ha una durata compresa superiore a 30 giorni e inferiore a 18 mesi.
L’affitto breve turistico non prevede la registrazione presso l’Agenzia delle Entrate, mentre il secondo ha l’obbligo di farlo. I contratti transitori non possono essere rinnovati e non è quindi necessaria la disdetta.
Affittare per brevi periodi ha i seguenti vantaggi:
- il proprietario può disporre del proprio appartamento quando lo desidera e scegliere le persone a cui affittarlo;
- il proprietario si libera da obblighi e vincoli di un contratto di locazione tradizionale;
- l’inquilino riesce a contenere le proprie spese per i brevi periodi di tempo in cui si trova in quel luogo;
- i contratti di affitto inferiori ai 30 giorni non sono soggetti ad imposta di bollo;
- la cedolare secca sugli affitti brevi al 21% .
I contratti simili a questo sono quelli di sublocazione e la concessione in godimento a terzi a titolo oneroso da parte di un soggetto che ha stipulato un contratto di comodato.
La comunicazione degli affitti brevi deve essere effettuata entro il 30 giugno. L’adempimento riguarda i soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare e tutti i gestori dei portali online.
La modalità di trasmissione deve essere effettuata tramite i canali online dell’Agenzia delle Entrate. I soggetti non residenti che sono dotati di un’organizzazione in Italia possono trasmettere la comunicazione tramite Fisconline, mentre quelli privi di un’organizzazione devono affidarsi ad un rappresentante fiscale.
Locazione breve: la normativa
Secondo l’articolo 4 del Decreto-Legge 24 aprile 2017, n. 50 gli affitti brevi sono dei contratti di locazione di un’unità immobiliare di durata inferiore a 30 giorni. La finalità della locazione è valida solo per immobili ad uso abitativo.
A questi contratti, a partire dal 1 giugno 2017 si applica la tassazione relativa alla cedolare secca. I servizi aggiuntivi che sono ammessi sono la fornitura di biancheria e la pulizia dei locali. Sono inclusi ulteriori servizi all’interno, ma non includono tutti quei servizi che si affidano a persone o mezzi. I servizi inclusi sono ad esempio il parcheggio, il wi-fi e gli elettrodomestici.
I soggetti che esercitano l’attività di intermediazione si configurano come sostituti d’imposta e hanno l'obbligo di applicare una ritenuta del 21% sui canoni. Questa norma è stata prevista per migliorare il contrasto all’evasione fiscale. Il versamento può essere effettuato tramite modello F24 e con il codice tributo 1919.
La cedolare secca evita che il reddito ottenuto sia tassato come IRPEF e prevede l’esonero dal pagamento dell’imposta di bollo e di registro.
I soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare e relativi portali online, hanno l’obbligo di trasmettere i dati relativi ai contratti stipulati grazie a loro. I soggetti che possono stipulare il contratto sono le persone fisiche.
La mancata o omessa comunicazione dei dati comporta l’erogazione di sanzioni. La sanzione può essere ridotta al 50% se la comunicazione dei dati avvenga nei quindici giorni successivi alla scadenza. I dati che devono essere inviati sono:
- dati anagrafici;
- importo lordo dell’affitto;
- l’indirizzo dell’immobile;
- la durata del contratto.
Caratteristiche dell'immobile
L’immobile su cui si stipula il contratto di affitto breve deve rispettare i seguenti requisiti:
- il contratto di affitto breve deve riguardare unità immobiliari con destinazione residenziale e le categorie catastali incluse all’interno vanno dalll’A/1 fino all’A/11 con esclusione dell’A/10 che riguardano gli uffici;
- ogni locale dell’appartamento deve avere l'agibilità;
- nella maggior parte delle regioni l’altezza dei soffitti non deve essere inferiore ai 2,70 metri;
- la superficie minima per due persone è di 38 metri quadri, mentre per una singola persona è di 28 metri quadri;
- separazione netta tra camera da letto e soggiorno;
- le stanze dell’immobile devono essere dotate di finestre.
Ogni regione ha un proprio regolamento, ma la regola generale è quella di tutelare la sicurezza degli inquilini dell’appartamento.
Come affittare casa per brevi periodi
La gestione degli affitti brevi permette al proprietario dell’abitazione di essere maggiormente autonomo e non essere vincolato a contratti stringenti.
Le azioni da fare per mettere una casa in affitto per brevi periodi è quello di:
- scegliere la giusta tipologia di contratto in base alla durata inferiore a 30 giorni o a 18 mesi;
- effettuare la comunicazione in questura con i dati del contratto;
- denunciare i redditi percepiti tramite l’affitto con la cedolare secca o con la dichiarazione dei redditi;
- effettuare dei controlli sull’immobile per garantire l’abitabilità dello stesso e che gli inquilini abbiano tutto il necessario per vivere in modo confortevole.