Fra le caratteristiche che sono diventate sempre più importanti quando si tratta di valutare un immobile sta assumendo un valore importante quello di essere “smart”, ovvero al passo con le nuove tecnologie, dotato di impianti di domotica e di elementi che garantiscano la sostenibilità.
Moltissime nuove costruzioni cercano fin da subito di adeguarsi a queste nuove necessità, proponendo a chi compra casa tutte queste tecnologie, ma anche tanti edifici più datati stanno pian piano venendo ristrutturati secondo questi nuovi dettami.
Proprio per permettere di quantificare l’essere smart di un edificio, un elemento che può riflettersi in modo positivo sul valore dell’immobile, aumentandolo in modo non indifferente, è in arrivo dall’Europa un indice apposito per misurare le performance delle case da questo punto di vista.
Scopriamo di cosa si tratta e in che modo può essere utile a chi desidera vendere casa.
L'indice SRI
La Direttiva sul rendimento energetico (Energy Performance Building Directive) redatta al Parlamento Europeo a Bruxelles ha messo in campo questo nuovo strumento, chiamato indice Smart Readiness Indicator (SRI) per sintetizzare diversi parametri che possono restituire l’essere smart e al passo con le tecnologie di un edificio.
Fra gli elementi che verranno presi in considerazione per la classificazione SRI, rientrano i seguenti parametri:
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il comfort degli impianti presenti all’interno della casa o dell’appartamento rispetto alle esigenze effettive che si manifestano nella vita quotidiana dell’utente che vi abita
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l’efficienza energetica e il rispetto dei più recenti parametri di sostenibilità
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la flessibilità rispetto agli input ricevuti dalla rete
Per ciascuna delle voci prese in considerazione sarà assegnato un punteggio, tanto più alto quanto più avanzata sarà la tecnologia utilizzata all’interno della proprietà immobiliare.
Un'informazione aggiuntiva utile
Questo nuovo indice non sarà obbligatorio (come invece succede per l’APE, ovvero la classificazione della prestazione energetica di un edificio o di un appartamento), ma avrà solamente un valore informativo. Si tratterà quindi di un certificato che si potrà volontariamente aggiungere alla documentazione relativa a una proprietà immobiliare messa in vendita, allo scopo di sensibilizzare sul tema delle innovazioni tecnologiche e di incentivare gli investimenti sulle migliori tecnologie.
Secondo le previsioni degli esperti della School of Management del Politecnico di Milano, che hanno fatto uno studio sul tema, il valore di un immobile che presenta questa certificazione (e che quindi è dotato di tecnologie smart) potrebbe salire dal 2% al 17%.