La ministra delle politiche agricole Teresa Bellanova ha confermato che nel 2020 verrà prorogato il bonus giardini, meglio conosciuto come "bonus verde". Si tratta di una misura atta a incentivare la presenza di aree verdi nelle realtà cittadine, al fine di creare non solo ambienti più piacevoli, ma anche a ridurre l’inquinamento grazie alla presenza delle piante. Inoltre, è anche un sostegno per le imprese florovivaistiche e, in generale, per l’economia del paese.
La **detrazione del 36% **del bonus giardini è stata quindi confermata, inserendosi nel più ampio piano voluto dal Governo per rendere le città più verdi e trovare strategie per combattere il cambiamento climatico.
Quali sono gli interventi coperti dal bonus?
Permettono di usufruire del bonus giardini i seguenti interventi:
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**sistemazione a verde di aree scoperte **private di edifici esistenti, unità immobiliari, recinzioni o pertinenze
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realizzazione di impianti di irrigazione e di pozzi
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grandi** potature**
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realizzazione di coperture a verde e giardini pensili
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riqualificazione dei prati
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acquisti di **piante e arbusti
** Oltre ai costi per i materiali e per gli interventi, sono detraibili anche le spese di progettazione, purché relative a lavori effettivamente realizzati.
Non tutti gli interventi riguardanti il verde privato determinano possibilità di detrazione. Non possono essere infatti detratte le spese effettuate per:
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acquisto di attrezzature per la cura e la manutenzione del giardino, ad esempio tagliaerba, vanghe, forbici, pale, picconi, ecc.
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acquisto di soli vasi, senza effettuare altri miglioramenti dello spazio verde
I dettagli della detrazione
Il rimborso economico derivante dal bonus verrà ripartito in 10 quote annuali di pari importo, per un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo (cifra comprensiva delle eventuali spese di progettazione e manutenzione connesse agli interventi eseguiti). Sulla dichiarazione dei redditi per gli interventi sul verde potranno essere recuperati un massimo di 1.800 euro.
Per quel che riguarda l’IVA, il suo peso dipende dal tipo di intervento. In generale, gli interventi sui giardini prevedono un pagamento dell’IVA al 22%, mentre, affinché si possa richiedere l’IVA agevolata al 10%, occorre che gli interventi di recupero del verde siano effettuati su un terreno annesso al fabbricato residenziale e che le opere edilizie siano di natura straordinaria. Questo implica che, anche se un intervento può dare diritto al bonus verde, non è detto che automaticamente permetta anche di beneficiare dell’IVA agevolata.
Il **pagamento **delle spese sostenute per gli interventi sul verde deve avvenire esclusivamente nei seguenti modi:
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**bonifico **bancario o postale
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carta di credito o bancomat
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assegno bancario o postale
A differenza di altri bonus messi in campo dal Governo, non è richiesto il pagamento tramite bonifico parlante. Tutte le informazioni sulla tipologia di lavori effettuati, infatti, verranno riportati sulla fattura obbligatoria.