Con l’ordinanza emanata il 21 marzo 2020 dal Presidente della regione Lombardia, le conservatorie dei registri immobiliari e le attività di sportello delle sedi delle Agenzie delle Entrate lombarde erano state chiuse. Con l’annuncio della cosiddetta fase 2 della lotta all’emergenza coronavirus, anche questi enti torneranno in funzione, permettendo di poter tornare a vendere casa e comprare casa con più facilità, potendo adempiere a tutte le necessità burocratiche.
In seguito a questo periodo di transizione si è assistito ad un completo recupero dell'attività delle conservatorie immobiliari.
La sospensione delle attività delle conservatorie: perché era un problema?
Con la chiusura delle conservatorie immobiliari era impossibile procedere alla trascrizione degli atti di compravendita immobiliare, così come l’aggiornamento dei registri immobiliari e l’accettazione delle formalità - tutti elementi che potevano portare a un vero e proprio blocco delle transazioni.
Questo rischio era particolarmente elevato in due circostanze:
- in caso di contrattazioni immobiliari legate a un mutuo, poiché se la banca non ha accesso alle prove della corretta trascrizione delle formalità ipotecarie non può concedere il finanziamento, portando così a un rinvio della stipula degli atti;
- in caso di compravendite con scadenze legate all’ottenimento dei vantaggi fiscali sulla prima casa.
Verso la graduale riapertura
Ora che l’emergenza sanitaria è maggiormente sotto controllo, le conservatorie stanno riaprendo, agevolando così la ripresa della tutela degli interessi degli acquirenti e dei venditori anche in questo difficile periodo e garantendo la ripresa delle attività essenziali dell’Agenzia delle Entrate.
La riapertura delle conservatorie nelle diverse province è stata programmata secondo un calendario differenziato e in maniera graduale, specificando che ci vorrà comunque del tempo per poter garantire una piena ripresa delle operatività, in accordo anche all’evolversi della situazione sanitaria.
Solo per situazioni urgenti
Il servizio del notaio potrà essere richiesto solo per situazioni che non possono essere rimandate: è compito delle parti, quindi, riconoscere se la propria circostanza può essere rimandata o se necessita di una risoluzione tempestiva.
Il soggetto che intende procedere con la compravendita può quindi dichiararne l’urgenza, ma è importante che ci sia davvero l’intenzione di chiudere l’accordo - e comunque il notaio procederà con tutte le valutazioni del caso prima di intervenire, giudicando se c’è effettivamente necessità di un suo intervento tempestivo.
Al momento dell’atto, il notaio avrà il compito di garantire l’attuazione delle disposizioni previste dai decreti governativi in ambito di rispetto delle norme igienico-sanitarie e di distanziamento sociale, in quanto il luogo della stipula dovrà essere lo studio notarile, in cui i cittadini dovranno recarsi senza accompagnatori, rispettando l’orario di appuntamento e adeguandosi alle misure di sicurezza introdotte.
Ulteriori informazioni rispetto alle attività notarili e delle conservatorie verranno date dal 3 maggio, per disciplinare le modalità con cui svolgere le attività, tra le quali anche quelle degli studi professionali.
Aggiornamento al 2021
La riapertura delle conservatorie a Milano
La conservatoria dei registri immobiliari a Milano ha ripreso a pieno regime.
In seguito alla riapertura delle conservatorie su Milano è stato possibile riprendere le compravendite e stabilizzare il mercato. Le attività ulteriori che si possono eseguire presso una conservatoria riguardano ispezioni ipotecarie, atti notarili e visure catastali. Questa attività è ripresa in modo completo su tutto il territorio italiano nel 2021.
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