Come ormai è emerso da tutti i principali studi sul settore, l’epidemia di coronavirus ha segnato in maniera importante il rapporto degli italiani le loro case e, di conseguenza il modo di vivere e percepire il settore immobiliare.
In seguito all’emergenza sanitaria sono molti coloro che hanno deciso di vendere casa e comprare casa in modo da trovare una soluzione più adatta alle proprie esigenze, emerse anche in risposta ai cambiamenti alla quotidianità apportati dal virus.
In concreto, però, come è cambiato il modo in cui gli italiani si approcciano alla ricerca di un immobile? Un recente report, basato sui dati raccolti da uno dei principali portali di annunci immobiliari, ha fornito un’interessante analisi sul comportamento di chi sta cercando un immobile in vendita nel mercato immobiliare post-covid.
Si torna a cercare casa
Il primo dato che emerge dal report è che, dopo un prevedibile stop alle ricerche immobiliari durante il mese di marzo, che è stato segnato negativamente dalla paura per il virus e dall’incertezza verso il futuro, il mese di maggio ha segnato il ritorno ai volumi di ricerca casa pre-covid. Secondo quanto rilevato, infatti, dalle ultime settimane del mese di maggio in poi si è registrato un costante trend al rialzo.
Questo ritorno alla normalità riporta a valori che erano in crescita rispetto all’anno precedente. A gennaio, infatti, le ricerche per immobili residenziali da acquistare erano più che raddoppiate rispetto allo stesso periodo del 2019 (+105%). Un segnale positivo, che dimostra che il settore, che già si stava rafforzando, ha tutta la solidità necessaria per riprendersi da questo periodo di crisi - come dimostrato dall’andamento registrato da maggio in poi.
I metri quadri sono il parametro più importante
Aumenta la disponibilità di spesa
Un dato interessante che emerge è quello che vede un aumento del prezzo medio impostato sia per le ricerche di case indipendenti che di appartamenti, con un +4% rispetto ad aprile rispetto a gennaio 2020. Questo trend può essere letto come una testimonianza della voglia degli italiani di vedere la casa come un bene su cui investire per migliorare la propria qualità di vita, un’esigenza emersa durante un periodo in cui la casa è stata il luogo in cui si doveva obbligatoriamente trascorrere tutto il proprio tempo.
Un’altra chiave di lettura individua questo approccio anche al fatto che, in un momento di incertezza, sono soprattutto gli utenti con maggior possibilità di spesa che scelgono di investire, approfittando delle condizioni più favorevoli e non temendo una possibile recessione.