A Torino sono state ufficialmente inaugurate le due nuove fermate della metro di Bengasi e Italia 61. L’allungamento della linea metropolitana permette di collegare nuove aree della città e fornisce la possibilità ai cittadini di avvalersi di mezzi sostenibili come la linea metropolitana.
Vediamo insieme i dettagli del progetto.
Il progetto
Il progetto è durato nove anni ed è costato 193 milioni di euro. A pieno regime questo allungamento della linea permetterà un aumento del numero dei passeggeri del 12,5% (6 milioni l’anno).
La linea nel suo complesso è lunga 15,1 chilometri e permette di raggiungere Piazza Bengasi da Collegno in 25 minuti. La linea è stata allungata nel complesso di 2 chilometri.
L’inaugurazione è stata fatta dalla sindaca Chiara Appendino all’interno della stazione intermedia “Italia 61” e davanti a quello che sarà il futuro palazzo della regione.
Con l’inaugurazione del capolinea inoltre le stime sono quelle di una riduzione di 10 mila auto per la città e quindi una diminuzione dei livelli di inquinamento.
Le critiche al progetto
Le principali critiche mosse al progetto riguardano lo spiazzo che avrà 400 posti auto a pagamento presso il nuovo capolinea e sarà aperto a maggio.
Il malcontento riguarda soprattutto i commercianti che rischiano di avere un calo delle vendite, a causa del minor afflusso di persone per i posti auto a pagamento, e dei residenti che sarebbero limitati nel trovare posti dove parcheggiare la propria auto.
L’impatto a livello residenziale
L’accesso a queste nuove fermate può permettere una rivalutazione degli immobili nelle aree limitrofe e quindi un beneficio per gli attuali proprietari delle abitazioni.
Inoltre i cittadini presenti in quelle aree godranno di una miglior qualità dell’aria e potranno non avvalersi di veicoli per muoversi verso il centro città.