La Banca Centrale Europea ha aumentato di recente i tassi di interesse con effetto a partire dall’8 febbraio.
I tassi di interesse sono così suddivisi:
- rifinanziamenti principali al 3%;
- depositi al 2,50%;
- prestiti marginali al 3,25%.
Scopriamo insieme le scelte di questa decisione e cosa comporta per chi desidera accendere un mutuo.
L’effetto degli interessi sui mutui
Secondo l’Associazione Bancaria Italiana l’aumento dei tassi di interesse comporta:
- maggiori difficoltà nella stipulazione di mutui per singoli e famiglie;
- diminuzione del potere di acquisto;
- l'aumento dei prezzi dei beni.
L’aumento dei tassi ha già cominciato a porre dei problemi a chi desidera acquistare un’abitazione.
Una delle misure adottate dal governo riguarda la possibilità di cambiare contratto di mutuo per chi guadagna un reddito inferiore a 35.000€. Per queste persone è prevista la possibilità di passare da un contratto a tasso variabile ad uno a tasso fisso.
Le scelte della Banca Centrale Europea
L’aumento dei tassi di interesse porta ad un effettivo calo della domanda di finanziamenti visti i costi maggiori per usufruirne.
La Banca Centrale Europea per mantenere sotto controllo l’inflazione, e riportarla intorno al 2%, ha aumentato i tassi di interesse.
In Italia l’inflazione a dicembre 2022, escludendo i beni energetici, è salita del +6,2%. Le misure in atto per rimettere sotto controllo i prezzi iniziano a sortire piano piano i loro effetti.
Sarà necessario attendere ancora qualche mese per vedere gli effetti più ampi di queste misure di aumento dei tassi di interesse.