Di cosa si tratta?
Il Sisma bonus consente di approfittare di una detrazione fiscale di una percentuale dei costi che sono stati sostenuti per tutti i lavori edilizi volti a rendere le strutture antisismiche, sia nel caso di **abitazioni di privati **che su **immobili commerciali **o dedicati ad attività produttive.
Il Sisma Bonus può essere richiesto per interventi effettuati su prime e seconde case, ma anche su parti di condominio, per tutti i lavori che certifichino l’adeguamento sismico della struttura stessa. Oggetto del bonus sono inoltre gli** immobili situati in zona di rischio** 1, 2 e 3.
Si può usufruire di questo bonus anche nel caso di demolizione e ricostruzioni di edifici con la stessa volumetria di quelli pre-esistenti, a esclusione delle sole innovazioni necessarie per l’adeguamento alla normativa antisismica.
Le novità introdotte nel 2020
Rispetto al passato, il Sisma bonus è stato modificato in alcune parti. Le principali novità introdotte sono:
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la detrazione del 100% per le **spese di diagnosi sismica **degli immobili
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la detrazione prevista anche per le **spese di certificazione statica **effettuate da professionisti del settore
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l’unione di questo bonus con l’Ecobonus, per permettere ai condomini di aprire un unico cantiere e beneficiare comunque di entrambi
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l’estensione dell’agevolazione anche ai capannoni e alle imprese
Chi lo può richiedere e quando?
I vantaggi economici
Per le spese sostenute nel periodo che va** dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021** spetta una detrazione del 50%, che si calcola su un ammontare massimo di 96.000 euro per unità immobiliare per ciascun anno, da ripartire in cinque quote annuali di parziali importo. Si ha diritto a una detrazione più elevata se:
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dalla realizzazione degli interventi si ottiene una riduzione del rischio sismico di una o due classi (70% o 80%);
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i lavori sono stati realizzati sulle parti comuni di edifici condominiali (80% o 85%)
Chi compra un immobile situato all’interno di un edificio demolito e ricostruito in un comune ubicato in una zona classificata a rischio sismico 1, può detrarre dalle imposte una parte consistente del prezzo d’acquisto (75% o 85%, fino a un importo massimo di 96.000 euro).