Non è ancora prevista una data di fine
Come ribadito anche dal premier Conte, sarà difficile prevedere quando queste misure restrittive potranno essere allentate, ma è importante che i sacrifici a cui attualmente tutti siamo sottoposti continuino ancora per tutto il periodo che è stato indicato, così da poter consolidare i risultati positivi che stanno pian piano emergendo.
Il comitato tecnico-scientifico che sta seguendo l’emergenza, affiancandosi al Governo per tutte le decisioni, ha sottolineato che non è ancora possibile ragionare in una prospettiva diversa da quella di cautela e contenimento che è stata attuata fin’ora. Per questo le misure vanno prorogate fino (almeno) al 13 aprile e mantenute per come era già stato disposto in precedenza. Rispettando le norme ancora per qualche tempo, gli sforzi sin qui fatti non si dimostreranno vani e non saremo costretti a ripartire dall’inizio nel tentativo di contenere il virus - una prospettiva che non ci possiamo permettere, né dal punto di vista economico né sociale.
Una novità rispetto al decreto precedente
Rispetto alle misure precedentemente varate, si apre a una sola modifica: la sospensione di tutte le sedute di allenamento per gli atleti professionisti e non all’interno degli impianti sportivi, un provvedimento che riguarda quindi sia gli atleti che le società sportive.
Relativamente alla discussa circolare ministeriale riguardante la possibilità di uscire con i bambini, Giuseppe Conte ha dichiarato che “il Governo non ha mai autorizzato l’ora del passeggio con i bambini”. In fase di interpretazione, si è semplicemente detto che, in presenza di un figlio minore, il genitore che deve uscire per motivi di improrogabile necessità (ad esempio per fare la spesa) può portarlo con sé. Non deve essere questa, però, un’occasione per dedicarsi a uscite non necessarie o per godere di quello che potrebbe essere un pericoloso allenamento delle misure restrittive.
Quella del nuovo Dpcm è attualmente, nel momento in cui questo articolo viene scritto (2 aprile 2020), ancora una bozza, quindi è passibile di ulteriori modifiche.
Le limitazioni sono state rinnovate
La proroga entra in vigore dal 4 di aprile, facendo seguito al primo decreto, che aveva inizialmente indicato la data di possibile fine delle restrizioni per il 3 aprile. La nuova ordinanza rinnova tutte le limitazioni che erano già state precedentemente imposte rispetto a due temi fondamentali:
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lo stop delle attività lavorative e di servizi considerate non essenziali
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il blocco allo spostamento delle persone