Il Decreto Rilancio ha permesso al contribuente di decidere se cedere il credito o chiedere uno sconto in fattura per le spese sostenute per effettuare ristrutturazioni.
Vediamo insieme cosa succede se la comunicazione viene presentata in ritardo.
La richiesta del contribuente
Un contribuente in regime forfettario ha dimenticato di presentare la comunicazione relativa alle spese di ristrutturazione. Le spese di ristrutturazione erano relative al 2020.
La domanda in questione riguarda la possibilità di cedere i 9/10 del credito rimanenti.
La risposta dell’Agenzia delle Entrate
La scelta di optare per la cessione del credito d’imposta, per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, deve essere comunicata entro il 16 marzo e nel 2021 il termine è stato prorogato al 15 aprile 2021.
Gli interventi dove è possibile optare per la cessione del credito d’imposta sono:
- interventi di recupero del patrimonio edilizio;
- efficienza energetica;
- rischio sismico;
- installazione di impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica;
- recupero o restauro delle facciate.
La circolare n. 24/2020 dell'Agenzia delle Entrate ha confermato la possibilità per il contribuente di esercitare l’opzione per le rate successive. La detrazione è divisa in 10 annualità di pari importo. Nel caso in cui non sia stata comunicata entro il termine, sarà possibile accedere alle successive 9 rate.
La scelta dovrà essere comunicata entro il 16 marzo 2022 per ottenere nove delle dieci rate.
Se il contribuente possiede altri redditi non appartenenti all’imposta sostitutiva, potrà richiedere la prima rata di detrazione indicando la spesa all’interno della dichiarazione dei redditi per il periodo d’imposta 2020.