Secondo gli ultimi dati ISTAT, nel 2021 in Italia erano presenti 18,2 milioni di famiglie e il 70,8% viveva in una casa di proprietà, 20,5% in affitto e 8,7% in usufrutto o a titolo gratuito.
In Italia, dal dopoguerra, si è sempre registrata una maggiore propensione all’acquisto dell’abitazione.
Vediamo nel dettaglio i dati dell’ultima ricerca e quali sono i casi in cui le persone optano in misura maggiore per l'affitto.
I tassi di abitazione degli immobili
Il numero di individui che vive tramite diverse soluzioni abitative sono i seguenti:
- 42,7 milioni (72,5%) vive in case di proprietà;
- 11,8 milioni (20%) in affitto
- 4,4 milioni (7,6%) in usufrutto o a titolo gratuito.
Secondo i dati Eurostat, le persone che vivono in affitto, in usufrutto o a titolo gratuito è pari al 24,9% (dati 2020) che è significativamente inferiore rispetto al 34% registrato nell’area euro.
Le famiglie che vivono in affitto tendono a ricadere in due casistiche principali.
Nel primo caso le famiglie meno abbienti (il 20% più povero) optano per la scelta di un’abitazione con affitto è pari al 31,8%, di molto sopra la media. Per il 20% più benestante la percentuale di famiglie in affitto si riduce all’11,3%. Le famiglie meno abbienti hanno difficoltà a sostenere un mutuo e solo il 5,9% ha accesso.
Il secondo caso in cui le famiglie optano per l’opzione dell’affitto riguarda quelle di recente costituzione. Il 47,8% delle persone che vivono da sole e il 39,9% delle coppie senza figli optano per l’affitto.
Altre situazioni in cui l’affitto gioca un ruolo importante sono:
- persone sole tra i 35 e i 64 anni (33,2%);
- famiglie monogenitoriali con figli minori (30,8%);
- famiglie con tre minori (33,7%);
- famiglie con stranieri (68,5%).
La condizione di sovraffollamento delle abitazioni
L’ISTAT ha realizzato un indicatore di sovraffollamento che permette di analizzare la qualità abitativa delle famiglie in Italia. L’indicatore prende in considerazione le famiglie con un numero di stanze non adeguato alla loro composizione.
Il 20,2% delle famiglie vive in condizioni di sovraffollamento e si presenta nel caso di coppie con figli minori (38,3%) e famiglie monogenitoriali con figli minori (46,3%).
Per il 20% più benestante della popolazione il tasso di sovraffolamento è pari al 9,6% con un valore di tre volte più basso rispetto al 20% meno abbiente (27,4%).
Il sovraffolamento viene però percepito in misura differente dalle famiglie. Il numero di famiglie che riferiscono di soffrire di sovraffollamento è pari all’8% e si riduce la percentuale nelle famiglie meno abbienti. In Italia il problema del sovraffollamento è maggiore rispetto ai paesi dell’area Euro. In Italia il tasso è pari al 26,1%, mentre nell’area euro è del 13,3%.