L’Agenzia delle Entrate ha rilasciato in data 15 settembre le statistiche relative all’andamento del mercato immobiliare nel settore residenziale e non del secondo trimestre del 2022.
Scopriamo insieme i dati alla luce delle novità degli ultimi mesi.
Il numero di compravendite
Nel secondo trimestre del 2022 sono state registrate 17mila compravendite in più rispetto al secondo trimestre del 2021. La crescita nel complesso è stata del +8,6% per un volume di transazioni di circa 219.000.
Le città che hanno registrato una maggiore crescita sono Bologna e Roma con il tasso di crescita oltre l’11%. Roma ha il volume di transazioni maggiore (11.642), mentre Milano 7.919.
Nel secondo trimestre non sono stati ancora registrati gli effetti dell’aumento dei tassi di interesse che comporterà un potenziale calo del volume di compravendite. In aggiunta a questo, anche il caro bollette avrà sicuramente un impatto sulle tasche degli italiani.
I capoluoghi, rispetto ai piccoli comuni, hanno registrato una crescita maggiore (10,4% rispetto al 7,7%) e nell’area del sud la crescita è stata maggiore del 15% rispetto sempre al secondo trimestre del 2021.
La maggior parte delle compravendite è stata registrata nei mesi di maggio e giugno con tassi che raggiungono in alcuni casi il +27%.
Gli immobili acquistati che si configurano come abitazioni principali è pari al 66% delle unità acquistate dalle persone fisiche.
L'Agenzia delle Entrate rilascia i dati relativi alla ripartizione di acquisti immobili nuovi o già esistenti.
Per il secondo trimestre 2022 l’acquisto di nuovi immobili è pari al 10,4% delle abitazioni con aumento nel complesso di oltre il 40,3% rispetto al secondo trimestre del 2021.
Le dimensioni degli immobili
La superficie media delle abitazioni è leggermente in discesa di -1,3 metri quadri rimanendo sostanzialmente stabile.
Per quanto riguarda le dimensioni dell’immobile, la crescita più ampia è stata registrata dalle abitazioni con meno di 50 metri quadri e tra 50-85 metri quadri (con quest’ultima che rappresenta il 30,9% degli scambi totali).