Dal 1 gennaio 2022 sarà possibile presentare domanda al Ministero per la Transizione Ecologica per beneficiare di un bonus riconosciuto per le spese idriche sostenute durante il 2021.
Scopriamo insieme di che cosa si tratta.
Gli interventi finanziati
Secondo il Decreto Attuativo pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 23 ottobre scorso, il bonus idrico può essere richiesto nel caso in cui durante durante l’arco del 2021 (dal 1 gennaio al 31 dicembre) siano stati effettuati i seguenti interventi:
- sostituzione di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri con nuovi apparecchi a scarico limitato;
- sostituzione di rubinetteria, soffioni, miscelatori con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto e colonne doccia con apparecchi nuovi e a flusso d'acqua ridotto.
Tra le spese rimborsabili, però, non sono ricompresi i piatti doccia, copri vaso, bidet, wc, lavandini e box doccia.
L’agevolazione prevede che gli aventi diritto possano essere rimborsati fino a un massimo di 1000 euro.
Chi può chiedere il bonus
Possono beneficiare del bonus le persone fisiche che presentino tutti i requisiti seguenti:
- aver compiuto almeno i 18 anni di età;
- residenti in Italia;
- titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale, su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari.
La domanda potrà essere presentata sulla piattaforma del Ministero per la Transizione Ecologica non appena sarà pubblicata online.
Come chiedere il bonus
- nome, cognome, codice fiscale del beneficiario;
- importo della spesa sostenuta, per cui si richiede il rimborso;
- quantità del bene e specifiche della posa in opera o istallazione;
- specifiche tecniche, per ogni bene sostituito da apparecchi a limitazione di flusso d’acqua, oltre a specifica della portata massima d’acqua (in l/min) del prodotto acquistato;
- identificativo catastale dell’immobile (Comune, Sezione, Sezione Urbana, Foglio, Particella, Subalterno) per cui è stata presentata istanza di rimborso;
- dichiarazione di non avere fruito di altre agevolazioni fiscali per la fornitura, posa in opera e installazione dei medesimi beni;
- coordinate del conto corrente bancario/postale (Iban) del beneficiario su cui accreditare il rimborso;
- indicazione del titolo giuridico per il quale si richiede il bonus (proprietario, cointestatario, locatario, usufruttuario ecc.);
- attestazione del richiedente ove non proprietario o comproprietario, ai sensi del DPR 445/2000, degli estremi del contratto da cui trae titolo;
- attestazione, ai sensi del DPR 445/2000, di avvenuta comunicazione al cointestatario/proprietario, identificato altresì con nome, cognome e codice fiscale, della volontà di fruire del predetto bonus;
- copia della fattura elettronica o del documento commerciale in cui è riportato il codice fiscale del soggetto richiedente il credito. Per i soggetti non tenuti ad emettere fattura elettronica, si considera valida anche l’emissione di una fattura o di un documento commerciale, attestante l’acquisto del bene, copia del versamento bancario o postale, documentazione del venditore idonea a ricondurre la transazione allo specifico prodotto acquistato, come da modello disponibile sulla “Piattaforma” .