I lavori per l’alta velocità Brescia-Verona proseguono per cercare di completare i 48 chilometri del tracciato. In futuro la linea ad alta velocità permetterà spostamenti più rapidi tra le città.
Vediamo insieme quali siano le opportunità del progetto e i piani di sviluppo per il futuro.
Il progetto dell’alta velocità
La linea ferroviaria Brescia est-Verona fa parte di un progetto più ampio che collega Milano a Verona prima con la tratta Milano-Treviglio, poi Treviglio-Brescia e infine Brescia est-Verona. La linea Milano-Verona si inserisce all’interno del progetto Core Corridor TEN-T Meditteraneo che collega la Penisola Iberica al confine ucraino. I progetti europei di questo tipo mirano a creare un’infrastruttura che colleghi in modo efficace i vari paesi europei.
La linea ferroviaria Brescia-Est-Verona si estende per 48 chilometri partendo dal comune di Mazzano (Brescia) fino a raggiungere il comune di Verona.
Il tracciato ferroviario affianca l’autostrada per 30 chilometri e per un altro tratto di 8 chilometri affianca alla linea ferroviaria.
I territori che attraversa sono le province di Brescia, Mantova e Verona.
Le **attività che sono attualmente in corso **sono:
- attività propedeutiche alla costruzione come rimozione di fabbricati o lo smaltimento di siti inquinati;
- lavori di preparazione delle piste di cantiere e delle aree di stoccaggio;
- opere ferroviarie come gli imbocchi di Lonato del Garda e di San Giorgio;
- la realizzazione della galleria naturale di Lonato del Garda;
- le opere di viabilità al fine di migliorare la viabilità stradale e ciclopedonale.
Si prevede che i lavori si concludano entro il 2026.
La tratta Brescia-Padova
All’interno del Recovery Plan una parte degli investimenti sarà diretta a finanziare l’estensione della tratta Brescia est-Verona fino ad arrivare a Padova.
L'obiettivo è quello di concludere quest’opera entro il 2026.
Il malcontento della popolazione del lago di Garda
Il progetto dell’alta velocità non prevede una fermata a Desenzano e nemmeno sul basso Garda. Il problema di non avere una fermata dedicata sul Lago di Garda riguarda gli afflussi turistici che sarebbero penalizzati da mezzi di trasporto più lenti.
La proposta dell’assessore e degli albergatori è quella di utilizzare la stazione di San Martino per l’alta velocità o affidarsi a treni veloci per non danneggiare il turismo.