Nell’ultima analisi realizzata da Nomisma il 37% delle famiglie ha realizzato ristrutturazioni o interventi di miglioramento alla propria abitazione.
Nei prossimi anni le prospettive sono di un calo di questi interventi.
La tipologia di abitazione
Secondo i dati di Nomisma, 5 persone su 10 risiedono all’interno di un condominio e 3 su 10 vivono all’interno di una casa singola.
Il 50% delle abitazioni è dotata di una metratura tra i 70 e i 109 metri quadri.
Le principali motivazioni che hanno portato a realizzare questi interventi sono:
- realizzazione di interventi di efficientamento energetico;
- assenza di verde;
- lo stato di conservazione dell’edificio.
Nelle grandi città gli affittuari tendono ad essere insoddisfatti rispetto ai proprietari delle abitazioni per un’incapacità di apportare interventi in totale libertà.
Le tipologie di interventi realizzati sono:
- per il 64% dei proprietari sono di natura strutturale (per il 49% un miglioramento termico dell’edificio e il 30% per strutture opache relative alla facciata e ai balconi);
- il 62% ha apportato interventi ai sanitari e alla rubinetteria;
- per il 61% gli interventi hanno avuto l’obiettivo di migliorare l'efficienza energetica (climatizzazione invernale, climatizzazione estiva, installazione impianti fotovoltaici);
La presenza di incentivi statali ha portato ad un aumento deciso degli interventi di ristrutturazione. La metà delle famiglie ha aderito alle detrazioni fiscali pensate per queste tipologie di interventi.
I costi medi di ristrutturazione
Per quanto riguarda gli interventi di efficientamento energetico il costo medio è pari a 5.550 euro.
Nel caso di interventi strutturali la somma che si raggiunge è pari a 13.800 euro.
Il costo medio degli interventi per sanitari e rubinetteria è pari a 4.600 euro.
Le prospettive per il futuro
Per il futuro solo l’11% degli italiani effettuerà interventi di ristrutturazione e un 38% non ne ha ancora la certezza.
Le motivazioni principali di questi interventi sono:
- un miglioramento del comfort abitativo;
- una riduzione dei consumi energetici.
Gli investimenti medi per il futuro saranno pari a:
- per le attività di ristrutturazione e miglioramento l’importo sarà pari a 15.340 euro;
- per gli interventi di efficientamento energetico sarà di 8.170 euro;
- per gli altri interventi l’importo medio sarà pari a 10.465 euro.
Se i bonus fiscali non verranno protratti in futuro, circa il 57% delle persone che ha intenzione di effettuare degli interventi, non procederebbe con la realizzazione.
Per il futuro si prevede un calo degli investimenti a luce della corsa dell’inflazione nel 2022 e dell’aumento del costo del denaro.