L’emergenza coronavirus ha cambiato il modo in cui gli italiani percepiscono la dimensione dell’abitare a causa del prolungato periodo di lockdown, durante il quale si è stati costretti a rimanere chiusi in casa. In particolare, è emerso come abitazioni sempre più green, attente all’ambiente e ai consumi siano un desiderio di molti italiani, che sono disposti a spendere di più per comprare casa puntando su nuove costruzioni che rispettino questi criteri.
Poiché secondo gli esperti l’emergenza covid aumenterà la domanda di case smart, in che modo l’edilizia post-epidemia dovrà adattarsi per effettuare scelte che rispettino i desideri di sostenibilità degli italiani? Un recente studio prova a rispondere a questa domanda.
La ripresa green dell’edilizia
L’emergenza sanitaria ha causato non pochi danno al settore dell’edilizia, ma l’intento del comparto è quello di sfruttare questo momento di difficoltà come opportunità di crescita, così da sperimentare soluzioni innovative per le nuove esigenze emerse in seguito all’epidemia. In questo senso, una grande parte delle aziende del settore edilizio si è dichiarata pronta a puntare sull’economia circolare e sulla green economy.
Il mondo dell’edilizia, avendo risentito fortemente delle sfide imposte dal coronavirus, potrà reagire, come spiegato da alcuni importanti rappresentanti della categoria, agevolando un cambiamento radicale della vivibilità urbana, puntando su nuovi edifici più green, che azzerino le emissioni di carbonio e possano aiutare il rafforzamento dell'economia circolare non solo in Italia, ma in tutto il contesto europeo.
I trend per le costruzioni post-covid
Quali potranno essere, quindi, le tendenze che seguirà l’edilizia per le costruzioni realizzate d’ora in poi? Alcuni esperti hanno segnalato le seguenti tematiche su cui sarà importante concentrarsi:
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attenzione alla sostenibilità ambientale, coinvolgendo tutti gli attori della filiera per continuare a combattere inquinamento e cambiamento climatico
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focus sulle net-zero emissions, ovvero l’intento di ridurre le emissioni incorporate di carbonio visto che uno degli aspetti principali dello scenario post-covid
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sanificazione degli impianti, con un netto aumento di richieste di impianti di aerazione per gli edifici sia residenziali che commerciali
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ripensamento degli spazi interni sia nelle abitazioni, creando stanze polifunzionali, che negli uffici, creando ambienti “diffusi” e non più centralizzati
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domotica al centro, con l’utilizzo di tecnologie 5G e di adeguamento agli standard degli smart buildings più moderni, che vedono impianti di connessione ultraveloce, servizi di domotica integrati e automatizzazione dei servizi tramite intelligenza artificiale, che possono garantire un miglioramento della qualità della vita delle persone
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spazio agli edifici green, che permettono di garantire un miglior comfort abitativo e, soprattutto, un notevole risparmio energetico in termini sia di impatto ambientale che di spese in bolletta