Un’indagine condotta da un importante gruppo immobiliare diffuso a livello europeo ha provato a rispondere a una significativa domanda per il settore: quale sarà l’impatto dell’epidemia di coronavirus sul mercato immobiliare a livello europeo?
Indubbio è che il coronavirus ha colpito in modo significativo le economie di tutti i paesi europei, ma come sta reagendo il settore immobiliare e quali sono le prospettive per il prossimo futuro? Se infatti è vero che in Italia, per ora, il covid non ha diminuito i valori degli immobili, cosa ci aspetta a livello comunitario nei prossimi mesi? Vediamolo insieme.
Mattone come bene rifugio
Un primo dato che emerge è che l’epidemia di coronavirus ha causato una generale diminuzione della fiducia dei cittadini europei verso il futuro, vista l’incertezza rispetto agli sviluppi sia dal punto di vista sanitario che economico per il prossimo futuro. Il forte timore rispetto alla recessione economica, quindi, ha ricadute inevitabili nell'ambito degli investimenti immobiliari, sia privati che commerciali.
Di conseguenza, anche a causa degli stop forzati delle compravendite durante i lockdown, difficilmente i paesi europei riusciranno a eguagliare in termini numerici i dati del 2019, ma le prospettive per il medio termine sono buone: già in passato il real estate europeo ha dimostrato di resistere alle situazioni di crisi, poiché le abitazioni continuano a rappresentare un investimento percepito come sicuro a lungo termine. Il mattone, da sempre considerato un bene rifugio, potrà essere quindi un catalizzatore per la liquidità dei cittadini europei.
Cosa succederà al mercato residenziale?
Per il mercato immobiliare degli affitti residenziali si prevede per il 2020 una conclusione su livelli sostanzialmente simili al 2019, con alcuni paesi che subiranno un calo più significativo rispetto ad altri, che, invece, sono addirittura cresciuti nelle fasi successive il lockdown.
Per quel che riguarda le compravendite, invece, le previsioni parlano di una diminuzione a livello numerico in quasi tutti i paesi, con incrementi solamente in contesti come quelli di Germania, Francia, Bulgaria e Polonia per quel che riguarda le transazioni per l’acquisto di case indipendenti in aree extraurbane, a fronte di una contrazione nelle zone più centrali.
Come andranno i prezzi?
Per quel che riguarda l’andamento dei prezzi, la maggior parte degli esperti del settore si attende una leggera diminuzione dei prezzi sia per quel che riguarda i canoni d’affitto che per le compravendite, con riduzioni che possono andare fra il 5% e il 10% a seconda delle aree. Ci sono, però, anche realtà dove i valori rimangono stabili, come in Italia, dove i prezzi degli immobili a luglio 2020 continuano a crescere, nonostante l’epidemia.
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