Nonostante il mercato delle seconde case abbia subito, come prevedibile, degli effetti negativi a causa delle conseguenze della pandemia di coronavirus che ha colpito il nostro paese - come del resto è accaduto a tutto il settore immobiliare -, successivamente alla fine del lockdown l’andamento del settore sembra essersi velocemente ripreso.
Come confermato dallo studio portato avanti dall’Osservatorio Nazionale Immobiliare Turistico 2020, non ci sarebbero grossi cambiamenti dal punto di vista del numero di transazioni per quel che riguarda il comprare casa ai fini di avere un luogo in cui trascorrere le vacanze. Il settore, quindi sembra continuare su una traiettoria positiva, che vedeva l’andamento del mercato delle seconde case pre-covid piuttosto sicuro: vediamo i dettagli.
Preferite le case in montagna
Dallo studio effettuato emerge come in questa fase, a conferma di un trend che era emerso già negli scorsi anni, gli italiani preferiscono acquistare una seconda casa in montagna piuttosto che al mare. La ricerca, che ha analizzato i dati delle compravendite e delle locazioni in 150 località di mare e 55 di lago e montagna, ha mostrato come, rispetto al 2018, nel 2019 le transazioni di immobili nei centri montani sono cresciute dell’11,8%, continuando su questo andamento anche nei primi mesi del 2020.
Una percentuale interessante di crescita la hanno avuta anche le** case situate vicino ai laghi** (2,1%), che solitamente rappresentano un mercato particolarmente amato dagli stranieri, ma che stanno crescendo anche nelle preferenze degli italiani, e nelle zone costiere (3%) non immediatamente limitrofe al mare, dove si può avere più tranquillità grazie alla distanza dalla calca dei turisti.