Alla luce dei dati sulle compravendite immobiliari del 2019, che ora si possono analizzare con completezza, un report ha tracciato un’ipotesi di andamento per le transazioni nelle grandi città per il 2020.
È bene notare che quest’analisi sul possibile andamento del mercato immobiliare per il 2020 non tiene in conto l’attuale emergenza sanitaria che sta attraversando il nostro paese e, di conseguenza, nel corso dei prossimi mesi è probabile che le stime potrebbero essere riviste. Questo tipo di indagine, però, può comunque rivelarsi utile per capire qual era il punto di partenza dell’andamento del 2020 e quanto eventualmente ci si discosterà da queste iniziali previsioni.
Positivi segnali di ripresa nel primo trimestre
Il mercato immobiliare italiano conferma anche all’inizio del 2020 i segnali di ripresa intravisti già nel 2019.
A livello statistico, le compravendite su tutto il territorio nazionale sono aumentate del 4,2% rispetto all’anno precedente, per un totale di 603.541 (una crescita positiva, ma comunque più contenuta rispetto a quanto si era registrato nel 2019 rispetto al 2018).
Osservando in particolare le grandi città, le transazioni sono cresciute del 2,4%, assieme anche ai prezzi, che in questo tipo di contesti sono aumentati in media del 2,2%.
Per quel che riguarda le singole città, le realtà più dinamiche sono state Milano (+6,9%), Bologna (+6,2%), Genova (+3,7%) e Roma (+2%). Diminuiscono invece le transazioni immobiliari nelle seguenti città: Firenze (-7,5%), Napoli (-2,4%), Bari (-1,8%) e Verona (-0,8%).
Diminuiscono le tempistiche di vendita
Fra i dati sull’andamento delle compravendite immobiliari emerge quello sulle tempistiche di vendita medie, che sono ancora in diminuzione: si stima che attualmente, infatti, si aggirino intorno ai 109 giorni.
Vista l’attuale situazione di emergenza, è probabile che le tempistiche tornino a dilatarsi, in quanto, a meno di non aver grande urgenza di vendere o comprare un immobile, il trend sembra già essere quello di “mettere in pausa” le trattative, per poi rirpenderle quando il momento sarà più tranquillo e favorevole.
Cosa aspettarsi per i prossimi mesi?
Le previsioni fatte all’inizio dell’anno mettevano in conto una chiusura intorno alle 600.000 transazioni, fino a possibili punte di 610.000. Anche i prezzi erano visti in leggera risalita, specialmente nelle grandi città (un aumento tra +1% e +3%), così come l’andamento dei mercato delle zone periferiche delle metropoli e dei comuni dell’hinterland delle grandi città.
Come detto, sono tuttavia ancora incerti gli impatti che l’emergenza coronavirus avrà sull’economia e, di riflesso, sul mercato immobiliare. Molto dipenderà, quindi, da come si configurerà il quadro economico nel suo complesso e anche da quello che sarà l’andamento del mercato del credito (per cui si preannunciano comunque tassi ancora bassi per tutto il corso del 2020).