Fra le misure più importanti promosse dal Decreto Rilancio recentemente messo in campo dal Governo per sostenere l’economia italiana in questa difficile fase di uscita dall’emergenza dovuta all’epidemia di covid-19, rientra sicuramente l’ecobonus al 110%. Si tratta di un provvedimento che va a sostenere sia le famiglie che il settore edilizio e immobiliare, dando una spinta verso la modernizzazione e la maggiore sostenibilità del patrimonio immobiliare italiano.
Questa norma, al via dal 1° luglio consente, oltre alla detrazione al 110% delle spese sostenute per specifici lavori di ammodernamento nella dichiarazione dei redditi, di avere o uno sconto in fattura o una cessione del reddito: di cosa si tratta e come funzionano nel dettaglio questi due aspetti del superbonus?
Cessione del reddito o sconto in fattura: cosa significa?
La detrazione del 110% per il superbonus può essere fruita in primo luogo ricevendo un rimborso della spesa sostenuta in cinque rate annuali di pari importo in dichiarazione dei redditi.
Ci sono però altre due modalità attraverso le quali si può utilizzare il credito che questa misura permette di avere. Si può infatti scegliere anche di procedere alla cessione del credito di spesa accumulato direttamente ai fornitori che hanno svolto i lavori di ristrutturazione, così come di richiedere loro uno sconto in fattura. Sarà successivamente una possibilità concessa direttamente alle imprese edili che svolgeranno i lavori quella di cedere il credito accumulato alle banche o ad altri intermediari finanziari.
Altre novità per i bonus per l’immobiliare
Il Decreto Rilancio nella sua ultima e definitiva stesura ha previsto poi un’importante novità rispetto alle prime bozze circolate riguardanti i bonus fiscali per la ristrutturazione edilizia. In particolare, è emerso come la cessione del credito o lo sconto in fattura si potranno richiedere non solo per la detrazione del sismabonus e dell’ecobonus al 110%, ma anche per i lavori di ristrutturazione, per l’ecobonus al 50% (ancora valido per determinati tipi di interventi, dal momento che l’ecobonus al 110% può essere richiesto solo per lo svolgimento di specifici lavori di ristrutturazione) e per il bonus facciate al 90%.
Questo ampliamento andrà a valere non solo per i lavori eseguiti a partire dal 1° luglio 2020, ma anche retroattivamente per gli interventi svolti in passato.
Per la piena operatività dello sconto del 110% e di tutti i suoi aspetti conseguenti, comunque, sarà necessario attendere per i decreti attuativi, che andranno a rendere il provvedimento effettivo da tutti i punti di vista.