Sono state recentemente rese note dal Ministero dell’Economia e delle Finanze le aliquote Imu che saranno in vigore per i diversi comuni italiani per il 2020, in riferimento alla nuova cosiddetta Super Imu, che è da quest’anno andata a sostituire la tradizionale imposta municipale sulla casa in vigore fino a qualche mese fa.
Scopriamo insieme i dettagli relativi alle aliquote e le novità sulle scadenze, dal momento che l’epidemia di coronavirus che ha colpito il nostro paese ha apportato dei cambiamenti alle tempistiche di pagamento delle bollette, tanto che si parlava addirittura di una proroga a settembre 2020 dell’Imu: è ancora così?
Come sapere quanto è dovuto?
Per quel che riguarda la prima rata dell’Imu, che va corrisposta il 16 giugno, la tassa sulla casa andrà pagata secondo le aliquote stabilite dai comuni per il 2019. In particolare, questa rata sarà uguale al 50% di quanto è stato versato per Imu e Tasi durante lo scorso anno.
Per la seconda rata, che andrà saldata a dicembre 2020, si andrà a versare sulla base delle aliquote che i comuni dovranno approvare entro il 28 ottobre. Come specificato da una circolare di marzo, “in caso di mancata pubblicazione delle delibere sul sito del Ministero delle Finanze, si applicano le aliquote e le detrazioni Imu vigenti nel comune per l'anno 2019”.
Nuovi dettagli sulle aliquote
Nella circolare già citata si fa riferimento anche al fatto che per la seconda rata, nel caso in cui il comune non abbia mai deliberato in materia di aliquote Imu, si andrà ad applicare un’aliquota dello 0,76% per gli immobili diversi dall’abitazione principale e dello 0,4% per le abitazioni principali di lusso.
Per i fabbricati rurali strumentali e i fabbricati merci, che non erano soggetti all'Imu nel 2019, si applica l'aliquota di base allo 0,1%.
Infine, per quanto riguarda le fusioni di comuni avvenute nel 2020, per le quali, in assenza di delibera delle aliquote Imu da parte del comune risultante da fusione, si applicano le aliquote di base previste dalla legge n. 160 del 2019.
Possibile proroga della prima rata
I comuni potranno decidere, secondo quanto previsto nel Decreto Rilancio, di prorogare la scadenza per il pagamento della prima rata dell’Imu 2020, in seguito anche alle pressioni da parte di diversi settori economici e sociali.
Questa proroga, secondo le linee guida predisposte dalla fondazione Ifel (Istituto per la Finanza e l’Economia Locale), non dovrà essere generalizzata, ma messa in campo per i soggetti che hanno effettivamente registrato difficoltà economiche a causa dell’epidemia di coronavirus. La fondazione non entra nel merito delle agevolazioni, che dovranno essere predisposte nello specifico dai singoli comuni, ma predispone appunto lo schema entro cui gli enti locali dovranno agire, rispettando le scadenze e comunicando ai cittadini le modalità per fare domanda di rinvio.