Per l’acquisto di un’abitazione il soggetto che acquista l’abitazione tende ad essere solitamente l’intestatario del mutuo o vi può essere la presenza di due cointestatari.
Può nascere in alcuni casi però l’esigenza che il proprietario dell’immobile sia diverso dall’intestatario. È possibile fare tutto ciò?
Vediamolo insieme.
Intestatario del mutuo ma non della casa: è possibile?
Intestatario mutuo e casa devono coincidere?
L’intestatario del mutuo può essere diverso da quello del proprietario di casa. L’esigenza può nascere dalla possibilità di usufruire ad esempio delle agevolazioni prima casa.
Nel caso in cui l’intestatario fosse già proprietario di un’altra abitazione, non avrebbe la possibilità di usufruire delle agevolazioni previste per l’acquisto di una casa.
La detrazione sugli interessi passivi del mutuo ipotecario è pari al 19% su una somma massima di 4.000 euro. Nel caso in cui siano cointestatari i soggetti potranno detrarre una quota massima di 2.000 euro.
Si può cointestare il mutuo ma non la casa?
Non è necessario essere proprietari di un immobile per essere cointestatari del mutuo relativo. Indipendentemente dalla quota di proprietà dell’immobile, **si può essere cointestatari del mutuo, anche senza possedere alcuna quota di proprietà. **
Ad esempio, si può detenere una quota del 10% dell’immobile e condividere al 50% il mutuo con un altro cointestatario. Tuttavia, se non si possiede alcuna quota dell’immobile, non si possono detrarre gli interessi passivi del mutuo nella dichiarazione dei redditi. Invece, detenendo anche una minima quota di proprietà, si può detrarre una quota di interessi passivi proporzionale a quella degli altri cointestatari del mutuo.
I mutuatari potranno recarsi in banca per richiedere un mutuo di questo tipo, ma poi sarà l'istituto bancario a decidere se dare l’approvazione per questa tipologia di operazione.
Qualora si presentasse l’insolvenza dei cointestatari del mutuo, la banca potrebbe decidere di procedere con il pignoramento contro uno dei cointestatari.
Casa cointestata e mutuo singolo
La seconda opzione a disposizione, come abbiamo appena visto, è quella di cointestare la casa, ma non cointestare il mutuo.
Le banche tendono a preferire i mutui cointestati perché forniscono maggiori garanzie e, nel caso il singolo mutuatario sia insolvente, l'istituto bancario avrà comunque la possibilità di procedere alla liquidazione dell’immobile.
L’ipoteca infatti viene iscritta sull’intero immobile e non solamente su una quota dell’immobile. Se l’ipoteca fosse solamente su una quota dell’immobile, l'istituto bancario andrebbe incontro a problemi in caso di liquidazione dell’unità immobiliare.
L’agevolazione fiscale può essere usufruita solo dal soggetto che si intesta il mutuo.
Mutuo intestato ad un solo coniuge in separazione dei beni
Alla conclusione del contratto di mutuo, il soggetto che ha pagato le rate non ha la possibilità di diventare automaticamente il solo proprietario del bene.
L’immobile una volta terminato il pagamento continuerà ad essere cointestato.
In caso di separazione e relativa vendita dell’immobile, la quota ricavata dovrebbe essere suddivisa tra i due comproprietari.
In fase iniziale di mutuo sarà necessario quindi prendere in considerazione l’eventualità di una futura separazione.
Accollo del mutuo cointestato
L’accollo del mutuo è possibile farlo anche in caso di mutuo cointestato. Con l’accollo il debitore originario si libera del debito passandolo ad un nuovo debitore. Con l’accollo quindi si subentra nel contratto di mutuo.
Nell’accollo del mutuo cointestato un convivente decide di acquistare una quota dell’immobile e si prende l’impegno di pagare alla banca la quota del debito.
Un’altra possibilità è che uno dei cointestatari voglia acquistare l’intero debito e sarà necessario stipulare un accordo in cui sono sottoscritte le condizioni dell’accollo e chi si farà carico del rimborso rateale.