Le idee messe in campo per il villaggio olimpico
Il villaggio olimpico sorgerà all’interno dello scalo ferroviario di Porta Romana, un’area di 187.000 metri quadri nella periferia sud-est di Milano, inserendosi in un processo generale di **riqualificazione dell’area **dei vicini quartieri di Lodi e Brenta grazie alla creazione, oltre alle strutture per le Olimpiadi, anche di un grande parco, case, uffici e negozi.
Per il villaggio olimpico, che ospiterà gli atleti olimpici e paralimpici attesi a Milano per i Giochi invernali di Milano-Cortina 2026, è stata dettata una fisionomia precisa: sarà composto da cinque edifici, che dovranno essere alti al massimo sette piani, capaci di ospitare 1.330 posti letto, metà dei quali accessibili anche ai disabili. Fra strutture temporanee e permanenti, queste costruzioni dovrebbero occupare il 30% dell’area totale dello scalo.
Il progetto, però, non esaurirà la sua vita una volta concluse le Olimpiadi. Gli spazi e gli edifici saranno riutilizzati in primo luogo come residenze universitarie con la possibilità di ospitare fino a 700 studenti - un’ottima prospettiva per il futuro, vista la grande domanda di alloggi studenteschi in città.
Verso la riqualificazione degli scali ferroviari milanesi
Tutta la città di Milano sarà in realtà investita dall’operazione ex scali ferroroviari, che coinvolgerà più di un milione di metri quadri distribuiti su sette aree, che verranno trasformati nei prossimi dieci anni in altrettanti nuovi quartieri. La speranza è anche quella di riuscire a ricavare da questi spazi nuovi polmoni verdi per la città, impiegando due terzi di queste aree per la creazione di parchi. Questo è quindi un momento perfetto per comprare casa a Milano, in quanto molte zone stanno venendo riqualificate e acquisteranno valore nel tempo, e per farlo al meglio può essere utile rivolgersi alla nostra agenzia immobiliare a Milano per tutto il supporto necessario.
Il progetto attualmente in fase più avanzata fra le proposte di riqualificazione è quello che riguarda lo scalo di Greco, dove si sta per firmare per la creazione del primo quartiere di housing sociale a zero emissioni in Italia. A Farini, quello con l’area più grande, e a San Cristoforo si realizzeranno ampie aree verdi, mentre su Rogoredo e Lambrate lavoreranno squadre di giovani architetti per rimodernarne gli spazi. Porta Genova, invece, è per ora lo scalo più indietro, poiché per pensare a eventuali progetti si aspetta la fine della costruzione della nuova stazione suburbana di Tibaldi.