Per cosa si richiede un mutuo?
In Italia, secondo una tendenza molto diffusa, un mutuo viene principalmente acceso per l’acquisto di un immobile, specialmente quando si tratta di una prima casa o di un immobile di pregio. Rimane comunque comune l’abitudine di ricorrere ai cosiddetti “prestiti familiari” quando si tratta di case che richiedono una spesa inferiore, ma, grazie all’abbassamento dei tassi d’interesse, sempre più persone stanno decidendo di ricorrere a un mutuo per immobili di ogni fascia, anche quando si tratta di investimenti da mettere a reddito (questo soprattutto nelle grandi città).
Crescono anche i prestiti finalizzati all’acquisto di beni mobili come i dispositivi tecnologici (specialmente telefoni cellulari e televisori) e automobili.
L’unico ambito in cui si registra, al contrario, una piccola **contrazione **è quello dei prestiti personali, cioè quei finanziamenti che vengono richiesti senza specificare il fine per cui verranno utilizzati.
I dati di questo fenomeno
Durante tutto il corso del 2019, con un picco nella seconda metà, il numero di persone che hanno richiesto un finanziamento è notevolmente cresciuto, un dato positivo specialmente nel contesto italiano, poiché in Italia, a differenza di altri paesi, si richiede un mutuo solo se si è certi di poterlo ripagare. Questo significa che più persone sono in una situazione finanziaria stabile e che riescono a guardare al futuro in modo sereno, scegliendo di contrarre un mutuo con serenità.
Cresce l’importo medio richiesto, ovvero la quantità di denaro che viene richiesta. Nel caso venga acceso un finanziamento ai fini di acquistare casa, ad esempio, un nucleo familiare richiede in media una cifra intorno ai 133.00 euro. L’importo medio di una rata mensile, invece, risulta superiore agli 840 euro. Si registra poi un allungamento dei tempi di rimborso, perché il costo degli interessi è ridotto, mentre il livello di defalut è bassissimo, addirittura inferiore ai tempi pre-crisi.
Ulteriore dato significativo è quello che rivela che l’importo delle rate da rimborsare è sceso dell’1,5% rispetto al primo semestre del 2018, toccando i 334 euro. Si tratta di un segnale positivo, poiché un **minore indebitamento residuo **a carico di chi contrae un mutuo ha come conseguenza un maggiore grado di sostenibilità finanziaria del suddetto finanziamento.