Le previsioni per il 2022 vedono una crescita degli investimenti dall’estero per il settore residenziale secondo Santina Taverna, presidente nazionale Fimaa, che ha rilasciato un’intervista al portale immobiliare.it.
Scopriamo alcuni dettagli sugli investimenti immobiliari per il 2022 in Italia.
L’andamento del settore immobiliare
Il 2021 ha visto una crescita delle compravendite immobiliari grazie soprattutto all’assenza di lockdown totali come quello avvenuto nel 2020 che ha portato al blocco delle compravendite per un periodo.
Le aree che hanno visto un rimbalzo sono state le aree urbane, le aree suburbane e quelle di provincia.
Con la pandemia da Covid-19 un trend importante che è emerso è l’esigenza da parte delle persone di abitazioni più spaziose. Le abitazioni più richieste hanno le seguenti dotazioni:
- giardini;
- balconi;
- spazi dedicati a lavorare in smart working;
- classe energetica elevata.
Gli investimenti del settore immobiliare
Gli investimenti dall’estero sono in crescita e gli stranieri con un maggior interesse ad investire in Italia sono:
- tedeschi;
- svizzeri;
- inglesi;
- francesi;
- russi;
- americani.
Gli investimenti medi sono intorno ai 500.000 euro e le regioni di maggior interesse per gli stranieri sono Sicilia, Puglia, Toscana, Umbria e Liguria.
Le abitazioni in centri storici o in quartieri residenziali vedono una domanda sempre elevata soprattutto da parte dei soggetti che devono recarsi a lavorare in zona. Le condizioni per l’acquisto di un’abitazione sono favorite dai tassi convenienti dei mutui e dagli incentivi per gli under 36 per l’acquisto di una prima casa.
Alcuni trend che sono emersi sono:
- il recupero di aree già edificate per evitare il consumo di suolo;
- l’efficientamento energetico per il risparmio di costi e per garantire una qualità migliore dell’ambiente;
Le persone desiderano investire anche per mettere a reddito un immobile, locando agli studenti oppure acquistano un’abitazione come seconda casa per le vacanze.
L’influenza dei bonus fiscali
L’85% degli edifici in Italia è stato costruito prima del 1991 e un 50% prima del 1975. La domanda delle persone però si sposta sempre di più verso abitazioni più efficienti a livello di consumi energetici e molti di questi dovranno essere sottoposti ad interventi di efficientamento energetico.
Secondo una stima un intervento per cui è possibile richiedere il Superbonus 110% permette di ridurre i consumi del 50% ed incrementare il valore dell'abitazione del +15%.