Immobili in classe E o inferiore: dopo quanto perdono valore

Pubblicata il 14/10/2022da Redazione

L’aumento del costo delle bollette ha portato le persone ad interrogarsi in misura sempre maggiore sulla classe energetica della propria abitazione.

Nell’ultima analisi di Immobiliare.it Insights sono emersi alcuni fattori interessanti relativi al valore di un’abitazione e al consumo energetico.

Scopriamoli insieme.

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Le classi energetiche predominanti in Italia

Il 76% degli immobili in Italia in vendita è a bassa efficienza energetica (di classe E o inferiore).

Solo l’11% degli immobili rientra in classe A ed è costituito quasi tutto da nuove costruzioni.

I fattori che hanno portato ad un aumento del 70% di questi immobili rispetto al 2017 è riconducibile a due cause:

  • gli immobili sottoposti ad interventi di riqualificazione con l’Ecobonus 110;
  • la difficoltà di questi immobili di essere venduti a causa dei prezzi molto elevati.

Per gli immobili in classe B,C e D l’offerta nel tempo si è ridotta data l’alta appetibilità delle persone per questa tipologia di abitazioni. Attualmente queste classi rappresentano solo il 13% degli immobili.

Il patrimonio immobiliare in Italia è vecchio. Le abitazioni costruite negli anni ‘60 e ‘70 non prevedevano l’utilizzo di ambienti per più funzioni, ma ogni stanza era dedicata ad una singola necessità. Non è semplice quindi riorganizzare gli immobili secondo i nuovi standard.

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Quanto incide la classe energetica sul valore dell’immobile?

Chi ha deciso di acquistare un’abitazione con una classe energetica E o inferiore ha visto una perdita di valore media da 2.000 a poco più di 1.800 euro al metro quadro (-8%).

Le abitazioni in classe A sono andate incontro ad una rivalutazione di circa il +2%, ma rimane comunque inferiore rispetto a quelle di classe B,C e D che hanno visto un aumento medio dei prezzi del 5% (da 2.073€ a 2.168€).

Il costo al metro quadro degli immobili di immobili in classe B,C,D aveva un valore del 5% superiore rispetto ad abitazioni non efficienti. Rispetto alle abitazioni in classe A il valore era inferiore del 20% e quindi chi ha acquistato un’abitazione di questo tipo ha fatto un buon investimento.

Lo scarto percentuale tra il prezzo delle case in classe A rispetto alla B,C e D si è ridotto dal 21% al 19%, mentre tra quelle a media efficienza e quelle a bassa efficienza la forbice è aumentata dal 25% al 32%.

A livello geografico si notano alcune differenze tra immobili con alta e bassa efficienza energetica. A Nord est la differenza è di oltre il 40%, nelle isole del 39%, a Nord-Ovest del 30% e del 20% al sud. Al centro la differenza è di circa il 16%.

Le abitazioni ad elevata efficienza energetica acquisiranno un’importanza sempre maggiore a causa dell’aumento del costo delle bollette Per le persone sarà sempre meno sostenibile vivere in abitazioni a bassa efficienza energetica.

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Quanto incide la classe energetica sul valore dell’immobile?

Chi ha deciso di acquistare un’abitazione con una classe energetica E o inferiore ha visto una perdita di valore media da 2.000 a poco più di 1.800 euro al metro quadro (-8%).

Le abitazioni in classe A sono andate incontro ad una rivalutazione di circa il +2%, ma rimane comunque inferiore rispetto a quelle di classe B,C e D che hanno visto un aumento medio dei prezzi del 5% (da 2.073€ a 2.168€).

Il costo al metro quadro degli immobili di immobili in classe B,C,D aveva un valore del 5% superiore rispetto ad abitazioni non efficienti. Rispetto alle abitazioni in classe A il valore era inferiore del 20% e quindi chi ha acquistato un’abitazione di questo tipo ha fatto un buon investimento.

Lo scarto percentuale tra il prezzo delle case in classe A rispetto alla B,C e D si è ridotto dal 21% al 19%, mentre tra quelle a media efficienza e quelle a bassa efficienza la forbice è aumentata dal 25% al 32%.

A livello geografico si notano alcune differenze tra immobili con alta e bassa efficienza energetica. A Nord est la differenza è di oltre il 40%, nelle isole del 39%, a Nord-Ovest del 30% e del 20% al sud. Al centro la differenza è di circa il 16%.

Le abitazioni ad elevata efficienza energetica acquisiranno un’importanza sempre maggiore a causa dell’aumento del costo delle bollette Per le persone sarà sempre meno sostenibile vivere in abitazioni a bassa efficienza energetica.

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