Allarme da parte dell’Associazione Amministratori d’Immobili: l’epidemia di coronavirus che sta interessando l’Italia potrebbe, fra le varie ricadute economiche che già sta avendo sul sistema produttivo del nostro paese, mettere a rischio anche il bonus facciate .
In che modo l’epidemia di covid-19 può avere un effetto simile su questo importante provvedimento del Governo a sostegno del settore immobiliare?
Il blocco delle assemblee condominiali preoccupa
A preoccupare l’associazione è l’annunciato stop delle assemblee condominiali (misura precauzionale presa dal governo all’interno del pacchetto di provvedimenti a protezione dei cittadini e per limitare le possibilità di contagio), in quanto la mancanza di questi incontri potrebbe dilatare le tempistiche dell’iter per la richiesta del bonus facciate. Da parte dell’Anammi si ribadisce l’appoggio al provvedimento, ma si fa contemporaneamente notare che il rallentamento dell’iter procedurale mette in forse i tempi di ristrutturazione, rischiando così di compromettere l’intera operazione per il 2020.
Il bonus facciate, infatti, si applica solamente alle spese effettuate durante l’anno corrente e le conseguenze del coronavirus potrebbero rallentare il preciso iter che è richiesto per poter usufruire del bonus, che comprende l’avvio dato dall’assemblea condominiale ai lavori di rifacimento: senza l’approvazione dell’assemblea, quindi, i lavori non possono partire, perdendo così la possibilità di richiedere l’agevolazione.
L’interesse dimostrato dai condòmini per questa detrazione è molto alto e il patrimonio immobiliare italiani, composto per la maggior parte da immobili datati, gioverebbe enormemente dell’applicazione del bonus facciate, per cui, alla luce di un’emergenza sanitaria di durata incerta che potrebbe portare a un progressivo blocco dei lavori di rifacimento, i timori degli addetti al settore sono tanti.
Inserendosi in una macchina che aveva già mossi i primi passi e stava già portando vantaggi ai condomini (solitamente restii a spendere per le ristrutturazioni condominiali), questo stop va a intaccare un settore, quello edilizio, che dopo anni di crisi stava appena cominciando a risollevarsi e che potrebbe avere difficoltà ad assorbire questo ulteriore colpo.
Si propone la proroga sul termine dei pagamenti
Per contrastare questi possibili effetti negativi, la richiesta dell’associazione all’amministrazione fiscale e al governo è di concedere una proroga sul termine dei pagamenti. Poiché potrebbe essere necessario più tempo per effettuare le procedure, una proroga sul termine potrebbe dare ai condòmini la possibilità di usufruire ugualmente dell’agevolazione.
Si attendono quindi eventuali sviluppi sul tema, rispetto al quale l’Associazione Amministratori d’Immobili si dichiara disposta a collaborare, in concerto con le istituzioni, per individuare soluzioni idonee ad affrontare questo momento di emergenza sanitaria anche dal punto di vista delle sue conseguenze sul sistema immobiliare ed economico nel suo complesso.