La Camera ha approvato il decreto Salva Casa, permettendo una sanatoria a prezzi scontati per la regolarizzazione degli immobili. Dopo aver ottenuto la fiducia con 180 voti favorevoli, 99 contrari e 3 astenuti, il decreto n. 69/2024 ha ricevuto l’approvazione finale con 155 voti a favore, 79 contrari e 9 astenuti.
Il decreto ora passa al Senato per un esame rapido, con la pubblicazione prevista in Gazzetta Ufficiale entro il 28 luglio. Il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha dichiarato: "Ottima notizia per milioni di italiani".
Novità e Dettagli Tecnici della Sanatoria
Il decreto conferma tutte le novità anticipate, inclusa la sanatoria per gli aumenti di cubatura e la possibilità di rendere abitabili le mini-abitazioni.
Nuovi dettagli tecnici emergono, come l’applicazione delle tolleranze anche ai requisiti igienico-sanitari. Ciò significa che per altezze e superfici minime, nonché per i rapporti aeroilluminanti, sarà considerato un margine di errore del 2%.
Parametri di Abitabilità e Super Sconto
Le tolleranze si applicheranno anche ai nuovi parametri di abitabilità, permettendo un’altezza minima di 2,35 metri e superfici minime di circa 19,5 metri quadrati per i monolocali e 27,5 metri quadrati per i bilocali. Inoltre, il decreto include un consistente sconto per chi vorrà regolarizzare il proprio immobile tramite il nuovo accertamento di conformità, con sanzioni ridotte rispetto alla versione precedente.
Il nuovo sistema sanzionatorio prevede il pagamento del doppio del contributo di costruzione, che varia da Comune a Comune, ma generalmente ammonta a poche decine di euro al metro.
Impatto sui Fondi Universitari
Nel frattempo, la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (Crui) ha lanciato l’allarme su una possibile riduzione di oltre 500 milioni di euro del Fondo di finanziamento ordinario per il 2024.
Secondo la Crui, questi tagli metterebbero a rischio non solo gli stipendi del personale, ma anche la ricerca e la sopravvivenza stessa dell’università statale italiana. La ministra dell’Università, Anna Maria Bernini, ha espresso delusione per la diffusione di cifre che considera infondate e allarmistiche, criticando la Crui per aver scelto la polemica pubblica invece del confronto di merito.