L’attuale situazione emergenziale che sta affrontando l’Italia sta avendo conseguenze su molti settori produttivi ed economici e l’immobiliare è uno di questi. Lo stato delle misure attualmente in atto, ad esempio la necessaria applicazione del distanziamento sociale, ha influenzato il mercato immobiliare in molti modi.
Nonostante sia innegabile che acquirenti e venditori di immobili risentano tanto quanto le altre persone delle preoccupazioni dovute all’emergenza sull’economia e alle proprie situazioni lavorative, così come sia prevedibile pensare che molti procederanno cautamente con il ritorno alle interazioni personali (diminuendo quindi il numero dei sopralluoghi negli immobili in vendita), dal settore arrivano anche segnali incoraggianti, che fanno ben sperare per l’andamento dei prossimi mesi.
Rialzo nei capoluoghi
I prezzi delle case rimangono stabili
Durante il mese di aprile, il prezzo delle abitazioni già esistenti ha segnato una flessione minima, nell’ordine dello 0,1%. Nonostante il coronavirus abbia portato a un forzato congelarsi delle compravendite, quindi, si conferma la tendenza alla stabilizzazione dei valori già da tempo in atto, senza grossi picchi in discesa.
A oggi, il prezzo medio del mattone in Italia si attesta quindi intorno a 1.697 euro al metro quadro.
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Ritorna l'interesse verso l'acquisto
Un altro dato incoraggiante emerge per quel che riguarda l’interesse da parte degli utenti. Dopo un comprensibile calo iniziale nel periodo successivo al primo decreto del 10 marzo, nelle ultime settimane la domanda è tornata a crescere in maniera consistente, trainata sia dalle nuove necessità che dalla “domanda accumulata” da parte di chi aveva dovuto forzatamente mettere in pausa la propria ricerca di un immobile.
Questo elemento è particolarmente positivo e può far ben sperare in un forte recupero del mercato, che andrà ad accelerare nel momento in cui gli acquirenti cercheranno di soddisfare la domanda accumulatasi durante i mesi primaverili e che si trascinerà (almeno in parte) anche per l’estate.