Nell’ultimo anno e mezzo il numero delle case all’asta è cresciuto notevolmente. A causa della pandemia le persone affrontano difficoltà finanziarie.
Scopriamo i dati relativi all'andamento delle case messe all'asta e la distribuzione geografica di queste.
Il numero di case all’asta
Secondo l’ufficio studi Sogeea è stato registrato una crescita dei volumi del 20,2% in sei mesi e del 59,5% in un anno e mezzo.
Le procedure totali ammontano attualmente a 13.764.
Per area la crescita che è stata registrata è la seguente:
- al nord un calo del -8,4%;
- al centro +23%;
- al sud +46%;
- nelle Isole +56,4%.
Analizzando i dati emerge un paese che fa fatica a uscire dalla crisi.
Il numero di persone in difficoltà aumenta sempre di più e gli istituti di credito tendono ad adottare pratiche meno aggressive nei confronti di chi è in sofferenza. A seguito della crisi del 2008 il valore degli immobili è calato e gli istituti di credito avrebbero dei problemi a rientrare dai capitali effettivamente erogati.
Gli immobili all’asta per regione e per provincia
Le principali regioni in cui sono concentrati gli immobili all’asta sono:
- in Sicilia con 2.770 unità;
- nel Lazio 2.546 immobili;
- in Campania con 1.455 immobili;
- in Piemonte con 1308 immobili.
Le province che presentano più case all’asta sono:
- 1.240 su Roma;
- 945 a Catania;
- 847 a Napoli;
- 606 a Frosinone;
- 561 a Bergamo.
Le tipologie di immobili all’asta
In Italia le abitazioni all’asta sono suddivise nei seguenti range di prezzo:
- 0 a 100.000€ il 64% delle abitazioni;
- 100.001-200.00€ il 24% delle abitazioni;
- sopra i 200.001€sono circa il 12% degli immobili.
Le fasce di reddito medio-basse pagano gli effetti della pandemia in misura maggiore.
Relativamente alle strutture turistico-ricettive la crescita è stata pari a +9% negli ultimi sei mesi e del +22% in diciotto mesi.
Le strutture considerate sono: alberghi, villaggi, bed & breakfast, motel. Il 55% delle strutture ha un valore inferiore al milione di euro.