Quando si acquista una prima casa, è probabile che lo si farà richiedendo un mutuo come supporto. Un aspetto interessante del richiedere un mutuo prima casa è il fatto che sono numerose le agevolazioni riservate a chi intende chiedere un finanziamento per comprare l’abitazione (o anche ristrutturarla o costruirla da zero).
Le agevolazioni sono diverse e per accedervi bisogna possedere dei particolari requisiti, per cui abbiamo redatto questa guida per comprendere meglio tutti gli aspetti che riguardano questi temi.
In cosa consistono le agevolazioni sul mutuo prima casa?
Innanzitutto, con “mutuo prima casa” si intende il finanziamento che una banca concede per l’acquisto di un’abitazione principale. Con “prima casa” non si intende un bene comprato per la prima volta, ma si tratta dell’immobile in cui si trasferisce la residenza entro dodici mesi dall’acquisto.
Ottenuta la delibera bancaria definitiva da parte del proprio istituto bancario per il mutuo prima casa, si potrà fare domanda di agevolazione, ottenendo così importanti vantaggi fiscali. In particolare, i benefici a cui si può avere diritto sono i seguenti:
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se il mutuo è finalizzato all’acquisto, alla costruzione o alla ristrutturazione della prima casa, è prevista un’imposta sostitutiva agevolata dello 0,25% dell’erogato totale (trattenuta direttamente dalla banca in fase di erogazione), a fronte della normale imposta piena pari al 2% del mutuo
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imposta ipotecaria e catastale sono fisse a 200 euro
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se si acquista da un’impresa, l’IVA è al 4%
I requisiti per avere accesso alle agevolazioni sul mutuo prima casa
Per poter godere delle agevolazioni sul mutuo prima casa, è necessario che l’acquirente non possieda un altro immobile a uso abitazione e adibito a prima casa (a meno che questo non sia obbligatoriamente venduto entro i 12 mesi successivi). Altri requisiti necessari sono i seguenti:
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non deve essere presente, su tutto il territorio nazionale, un altro immobile acquistato dalla stessa persona beneficiando delle agevolazioni per la prima casa
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l’immobile acquistato deve essere situato in Italia e non deve rientrare nella categoria catastale di immobile di lusso (in cui rientrano castelli, palazzi di eminenti pregi artistici e storici, ville e proprietà di ampia metratura o con caratteristiche di pregio, ad esempio una piscina di una certa grandezza)
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l’acquirente deve essere una persona fisica
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l’acquirente deve trasferire la propria residenza nello stesso comune in cui è situato l’immobile acquistato entro i 18 mesi dalla stipula del contratto ed entro i 12 mesi per poter portare in detrazione gli interessi passivi del mutuo. La dichiarazione di voler stabilire la residenza nel comune dell’immobile deve essere trascritta nell’atto di acquisto
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l’importo richiesto con il mutuo non deve superare i 250.000 euro
Un supporto ai giovani che acquistano la prima casa
Per il 2020 è stato istituito un ulteriore fondo di agevolazioni che riguarda nel modo specifico le giovani coppie, i nuclei familiari monogenitoriali con figli minorenni e gli under 35 con contratti di lavoro atipici. In questo caso, rispetto a quelli elencati precedentemente si aggiungono i seguenti requisiti:
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il richiedente non deve essere né usufruttuario né proprietario di altri immobili a uso abitativo
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l’acquirente non deve aver beneficiato in precedenza di agevolazioni previste per il mutuo prima casa giovani. Nel caso in cui la casa per cui si erano ottenute le agevolazioni sia stata venduta, viene riconosciuto un credito di imposta nel caso in cui entro un anno dalla vendita si acquisti un nuovo immobile da destinare a prima casa
I giovani che intendono accedere alle agevolazioni per l’acquisto della prima casa possono optare per diverse possibilità di finanziamento. I mutui che possono richiedere rientrano nelle seguenti categorie:
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mutuo ipotecario acquisto prima casa
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mutuo ipotecario non superiore ai 250mila euro
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mutuo con tassi applicati e condizioni, stabiliti dalle singole banche entro i parametri predefiniti
Per accedere a questo particolare fondo va presentata un’apposita domanda, da consegnare in uno degli istituti bancari o delle finanziarie che aderisce all’iniziativa sotto forma del modulo dedicato.
La possibilità di detrazione delle spese accessorie al mutuo
Le agevolazioni sull’acquisto della prima casa non si fermano a quelle che abbiamo appena elencato. Sono infatti previste delle detrazioni fiscali che permettono di recuperare parte dei costi accessori che emergono durante la parte del processo di compravendita e di mutuo, così come una parte degli interessi pagati alla banca nel corso dell’ammortamento.
Questo l’elenco delle spese accessorie al mutuo e alla compravendita che possono essere detratti:
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l’imposta sostitutiva
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le spese di istruttoria della banca
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l’onorario del notaio relativo alla stipula del contratto di mutuo
Per chi ha sottoscritto un mutuo prima casa è inoltre prevista la possibilità di detrarre il 19% degli interessi passivi da pagare su suddetto mutuo, per un tetto massimo di 4.000 euro, con un risparmio che può andare fino ai 760 euro annui. Per poter usufruire di questa ulteriore vantaggiosa detrazione è necessario, come per le altre precedentemente elencate, che il finanziamento sia acceso su un immobile adibito ad abitazione principale entro dodici mesi dall’acquisto.