Negli ultimi anni lo Stato ha introdotto sempre nuove detrazioni fiscali come il bonus verde, il bonus ristrutturazioni, l’Ecobonus, il Superbonus 110% e il SismaBonus.
Le detrazioni a volte tendono a sovrapporsi ed è possibile richiedere più bonus solo a certe condizioni. Alcuni bonus potrebbero valere non solo per la propria abitazione, ma anche per parti comuni dell’edificio. Gli interventi che si possono realizzare devono riguardare la manutenzione straordinaria dell’unità immobiliare e devono essere configurati come interventi di recupero del patrimonio edilizio.
Vediamo insieme come poter accedere a più detrazioni e quali sono i requisiti da rispettare per presentare domanda.
Interventi già iniziati durante gli anni precedenti
Nel caso che i lavori siano iniziati l’anno precedente sulla stessa unità immobiliare, è necessario considerare le spese sostenute in entrambi gli anni per calcolare il tetto massimo delle spese in detrazione. In una circolare l’Agenzia delle Entrate ha risposto ad un interpello di un contribuente dove ha affermato che un intervento realizzato in più anni permette di accedere ad un solo bonus.
Se l’anno precedente ho speso 30.000€ per la realizzazione di un intervento e durante quest’anno ne ho spesi 40.000€ per proseguire i lavori di quello stesso intervento, sarà necessario conteggiare entrambe le spese per un totale di 70.000€. In questo caso è necessario sommare le spese sostenute in entrambi gli anni.
Si ha diritto alla detrazione solo se la somma delle spese non ha superato il massimale stabilito per legge. Nel caso in cui la detrazione fiscale comporti una spesa massima pari a 96.000 euro, sarà necessario rimanere al di sotto della soglia di spesa.
Interventi autonomi o lavori distinti
Per interventi autonomi la possibilità di usufruire di detrazioni è differente. Gli interventi autonomi eseguiti in anni differenti corrispondono a due richieste differenti di detrazioni. Per interventi realizzati durante lo stesso anno non è possibile comunque superare il massimale consentito per quell’anno.
La modalità per stabilire che gli interventi realizzati sono autonomi tra loro, è tramite la documentazione richiesta dalla normativa edilizia vigente. L’autonomia degli interventi è subordinata ad elementi riscontrabili e all’espletamento degli adempimenti amministrativi (denuncia di inizio attività o dichiarazione di fine lavori).
Ad esempio se per due lavori sono stati richiesti due titoli autorizzativi differenti (come la CILA o la SCIA) la possibilità è quella di poter accedere a due detrazioni massime di 96.000€.
I limiti principali all’utilizzo di detrazioni fiscali sono:
- limite annuale di richiesta di detrazione;
- limite legato al numero di interventi;
- limite dell'unità immobiliare.
L’ammontare massimo richiedibile riguarda una singola unità immobiliare e le pertinenze sono considerate come facenti parte dell’abitazione.
Il modo con cui sfruttare una doppia detrazione sarebbe quello di richiedere al tecnico di specificare la diversità degli elementi oggetto della ristrutturazione e intervenire su ambienti differenti della casa. Non è previsto un tempo minimo per richiedere per due interventi di poter accedere due volte alle detrazioni fiscali salvo non essere nello stesso anno.
Il contribuente può usufruire di un nuovo limite di spesa e a condizione che l’intervento sia autonomo da quello precedente.
Detrazione su interventi di ristrutturazione ed eredità
Nel caso di trasferimento di un bene per eredità, l’erede può ottenere il rimborso delle rate rimanenti a patto che abbia l'immediata disponibilità dell’immobile.
Nel caso in cui conceda l’immobile in comodato d’uso, perderà la possibilità di usufruire della detrazione.