Successivamente all’epidemia di coronavirus e al lockdown, l’interesse per la dimensione dell’abitare degli italiani è nettamente aumentato, facendo emergere delle tendenze per le case post-covid diverse rispetto a quanto si registrava precedentemente a questo avvenimento.
Per chi vuole comprare casa al momento, infatti, sono diverse le tipologie di immobili che risultano appetibili e questa sta influenzando in modo sempre più netto il mercato, in modi che ora che sono passati diversi mesi dalla fine del lockdown è possibile individuare come veri e propri trend destinati a restare.
Vince il trilocale in periferia
La più forte tendenza emersa nell’immobiliare post-covid è la tipologia primaria di immobile che viene cercato: il trilocale situato in una ben servita e collegata periferia di una grande città. Secondo una ricerca effettuata da Coldwell Banker Italy, sono infatti in aumento le domande per case più grandi e con più stanze, con un picco di interesse proprio verso la tipologia del trilocale.
Al contrario, il monolocale, fino a qualche tempo fa il taglio più ricercato nelle grandi città (sia come investimento che come prima casa, soprattutto per lavoratori e giovani coppie), a ceduto il posto ai trilocali, possibilmente con terrazzo, giardino o spazi verdi condominiali, che, essendo situati in periferia, si aggirano intorno agli stessi valori (se non anche inferiori) dei monolocali in centro città.
Interesse per le nuove costruzioni
Andare a vivere in campagna
In misura minore, ma comunque significativa rispetto al passato, cresce anche il numero di italiani che è interessato all’acquisto di case in campagna post-coronavirus. Non tutti, infatti, si accontentano di passare dal centro alla periferia: per maggiore privacy, tranquillità, spazi più ampi e ritmi di vita più sereni, sono in molti a optare per la ricerca di una casa immersa nel verde.
Fra le nuove zone più ambite rientrano la provincia di Roma, con un aumento della ricerca di case e appartamenti ubicati fuori dalla Capitale del 37% rispetto ai periodi pre-coronavirus, la provincia di Brescia e la zona della provincia di Alessandria.