Tassi sui mutui all’interno dell’Unione Europea
Nel terzo trimestre del 2020, i tassi sui prestiti alle società non finanziarie e alle famiglie sono rimasti sostanzialmente stabili, rispettivamente all’1,51 e al 1,40 per cento. I tassi riflettono le politiche adottate dalla BCE e le risposte fornite dalle autorità nazionali con garanzie definite sui prestiti. Le misure messe in moto sono essenziali per smorzare le pressioni al rialzo sui tassi applicati ai prestiti bancari in un contesto economico incerto.
La domanda di prestiti, nel terzo trimestre del 2020, è aumentata grazie all’allentamento delle misure di contenimento da parte dei governi. Nell’ultimo trimestre del 2020 le banche però prevedono un ulteriore inasprimento dei criteri per la concessione di finanziamenti e un deciso calo della domanda di prestiti dovuto ad un peggioramento delle prospettive di reddito e occupazione.
Le possibilità di ottenere mutui per comprare casa a condizioni vantaggiose sono ancora disponibili, salvo l’inasprimento dei criteri per la concessione. La possibile distribuzione del vaccino per il Covid-19 tenderà a migliorare le previsioni per il 2021.
Quadro economico europeo
Nel terzo trimestre del 2020 è avvenuta una significativa ripresa dell’attività mondiale, ma anche un rallentamento dello slancio iniziale. Nello stesso periodo inoltre le banche hanno reso più sfidanti i criteri di concessione di prestiti (inclusi mutui) a imprese e famiglie. Le misure adottate dal Consiglio Direttivo per tutelare le condizioni di finanziamento, hanno permesso comunque di tutelare le attività e determinate richieste di prestito.
Tuttavia le banche hanno segnalato il rischio percepito come il fattore che ha portato ad un inasprimento dei criteri di concessione. L’aumento delle misure di contenimento pesano inoltre sulle attività economiche portando ad un calo delle aspettative nel breve termine.
L’incertezza legata al Covid-19 incide inoltre sul comportamento dei consumatori che tendono a limitare alcuni tipi di spesa.