Nell’anno influenzato dalla pandemia di coronavirus, il mercato immobiliare italiano appare sicuramente molto diverso rispetto a quanto fosse in precedenza. La pandemia in corso, infatti, ha cambiato in modo deciso gli interessi abitativi degli italiani e questo fenomeno è stato analizzato soprattutto dal punto di vista della scelta delle tipologie di immobili e sulle loro caratteristiche.
Un altro elemento interessante che è mutato, però, è la preferenza verso la localizzazione delle proprietà. Sono infatti sempre di più le persone che vogliono comprare casa in periferia e nei piccoli centri, ma anche quelle che scelgono il sud come luogo in cui acquistare.
Aumenta la domanda al sud
Secondo quanto emerso da un’analisi effettuata da un famoso portale di annunci immobiliari, è sempre più significativa la domanda di immobili situati nelle province del sud, un aspetto che va a ribaltare la precedente situazione per quel che riguarda la classifica di interesse da parte degli italiani.
Questo fenomeno può essere dovuto in parte allo smart working: potendo lavorare ovunque, molte persone scelgono di rimanere nelle loro terre d'origine o di trasferirsi in luoghi più tranquilli, dal clima più mite e dai valori immobiliari più abbordabili. In generale, poi, il ritrovato interesse verso spazi più ampi e realtà meno densamente abitate favorisce molte delle province del sud Italia, che possono offrire questo genere di caratteristiche.
Sono poi anche numerose le iniziative a sostegno dei lavoratori in smart working promossi dai piccoli centri del sud Italia, con l’intento di ripopolare aree che negli ultimi anni avevano visto un deciso calo della popolazione a causa della mancanza di prospettive lavorative sul territorio.
Vendite e affitti in aumento
Più della metà degli incrementi per quel che riguarda il numero di nuovi contratti d’affitto e di compravendite registrate nel secondo semestre 2020 ha avuto luogo nel sud Italia, a conferma quindi del fatto che il mercato immobiliare di queste zone a livello provinciale è vivace e sta reagendo bene alle conseguenze dell’epidemia. Sono segnali molto positivi per il settore del real estate in queste aree, che fanno pensare a un riequilibrio fra i numeri del nord e del sud anche dal punto di vista dell’immobiliare, con un forte aiuto all’economia di questi territorio in generale.
Fra le province che crescono maggiormente ci sono quelle della Sicilia, con una domanda di case in vendita a Catania che ha visto la richiesta aumentare del 50%.