Aprire un'agenzia in ambito immobiliare è una decisione importante e per farlo è necessario in primo luogo possedere tutta una serie di requisiti e competenze. Inoltre, sarà fondamentale avere a disposizione i fondi necessari per sostenere le spese che si presenteranno prima di aprire l’agenzia e nelle fasi successive.
Oltre a questo, sarà importante anche decidere se si vuole optare per l’apertura di un’agenzia immobiliare in proprio o se affidarsi al franchising agenzia immobiliare: entrambe le scelte hanno aspetti positivi e negativi, che vanno tenuti in considerazione a seconda del tipo di attività che si vuole portare avanti.
Poiché quello di aprire un’agenzia in proprio può essere un processo dispendioso e complesso, per chi vuole entrare nel mondo dell’immobiliare un’ottima soluzione può essere quella di iniziare a collaborare con una realtà già avviata.
Diventare agente dove.it ti permetterà di ottenere una serie di vantaggi: appuntamenti già fissati, un team di specialisti al tuo supporto, call center dedicato, provvigioni fino al 70%e zero costi fissi.
Se hai comunque interesse a scoprire quali sono i requisiti e soprattutto i costi per l’apertura di un’agenzia immobiliare, di seguito troverai tutte le informazioni utili.
Quanto costa l'apertura di un'agenzia immobiliare?
Prima di aprire l’agenzia immobiliare
Ancor prima di procedere concretamente all’apertura di un’agenzia immobiliare, sarà importante pensare a come si vuole organizzare la propria attività. In particolare, per un’impresa di questo genere è fondamentale definire due elementi:
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l’indirizzo professionale, ovvero la tipologia di compravendite immobiliari che si vogliono trattare (residenziali, affitti, turistiche, terreni, locali commerciali, ecc..)
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la localizzazione geografica e, di conseguenza, le aree da coprire con i propri servizi
Questi due aspetti si influenzano, poiché a seconda delle zone di un territorio che si vanno a coprire, sarà più conveniente e intelligente occuparsi o meno di una certa tipologia di immobili. Ad esempio, se si apre in una località turistica può essere molto interessante occuparsi anche di affitti estivi, mentre se ci si trova in una città universitaria di affitti per studenti e così via).
Adempimenti burocratici
Innanzitutto, per aprire un’agenzia immobiliare è necessario rispondere ai seguenti requisiti burocratici:
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possesso del patentino di abilitazione alla professione di mediatore immobiliare, così da avere non solo il requisiti fondamentale di legge per esercitare la professione, ma anche tutte le competenze teoriche necessarie per poter supportare i clienti nelle loro necessità. Dopo aver superato l’esame sarà necessaria la registrazione al Registro delle imprese e al Repertorio Economico Amministrativo (REA);
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apertura di una Partita Iva;
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iscrizione alla Camera di Commercio;
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richiesta della Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) al comune;
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possesso di un’assicurazione per i rischi professionali
I costi per chi apre in proprio
Una volta entrati in possesso dei requisiti oggettivi necessari e valutate le proprie competenze e capacità, si può pensare di avviare un’impresa in ambito immobiliare. Una prima possibilità è quella di aprire un’agenzia in proprio: questo modello permette maggiore libertà, in quanto sarà l’imprenditore a scegliere come configurare in tutto e per tutto il suo business, e permette anche di avere un maggior controllo sul capitale da investire.
L’investimento iniziale richiesto per avviare un’agenzia immobiliare in proprio riguarda principalmente le seguenti voci di spesa:
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l’affitto o l’acquisto del locale in cui aprire l’agenzia
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l’arredo dei locali
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gli abbonamenti ai gestionali web per pubblicare gli annunci immobiliari online e i vari abbonamenti per servizi necessari alla gestione delle pratiche (ad esempio per avere planimetrie, visure e documentazione varia)
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la retribuzione da corrispondere al personale
In linea di massima, l’investimento iniziale per chi sceglie di aprire un’agenzia immobiliare in proprio, al netto di queste voci di spesa più eventuali altri costi aggiuntivi da sostenere, si può aggirare intorno ai 30.000 euro, una cifra che può aumentare sensibilmente se si decide di acquistare il locale in cui aprire gli uffici.
Una volta iniziata l’attività, poi, si aggiungeranno i costi da sostenere per la creazione e la gestione delle pagine web e social, la promozione degli immobili (online e offline), il mantenimento degli uffici e del personale, che con il tempo potrebbero crescere, e le spese ordinarie di gestione di un’impresa, per l’aggiornamento professionale e così via.
Per questo motivo è vantaggioso entrare in dove.it, in questo modo potrai mantenere la tua indipendenza e concentrarti unicamente sulla vendita degli appartamenti, perché i costi e la gestione delle attività di supporto verranno gestiti dalla sede centrale.
I costi per aprire un’agenzia immobiliare in franchising
Sono infatti molti i noti marchi dell’immobiliare che, a fronte del pagamento di un fee di ingresso e delle royalties, permettono di esercitare la professione sfruttando il brand, una scelta che può arginare il rischio di impresa.
L’agenzia che usa questo modello si occupa dell’arredamento dei locali e della fornitura dei materiali, oltre che, solitamente, della formazione e dell’assistenza del personale, in modo da proporre in tutte le sedi un modello unificato. Optare per un franchising, quindi, permette di avere alle spalle una struttura consolidata.
A fronte di questi servizi, però, il capitale iniziale necessario per affiliarsi a un franchise è piuttosto alto, non inferiore ai 50.000 euro.